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CINEMALe Auto di Bond, James Bond.

01.11.12 - 02:50
James Bond è inequivocabilmente Aston Martin, quando si tratta di automobili. Ma è sempre stato così? Curiosiamo un po’ nel suo garage…
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Le Auto di Bond, James Bond.
James Bond è inequivocabilmente Aston Martin, quando si tratta di automobili. Ma è sempre stato così? Curiosiamo un po’ nel suo garage…

Il grande momento è arrivato e sembra che nel mondo intero non si parli d’altro: Skyfall, l’ultimo lungometraggio della saga James Bond, è finalmente al cinema. In concomitanza con il cinquantesimo anniversario non poteva esserci per noi occasione migliore per scrivere due righe sulle auto possedute ed utilizzate nei film che vedono come protagonista l’agente segreto più famoso del mondo.

LE ASTON MARTIN SUI PASSI SVIZZERI - Seguendo l’ordine cronologico non possiamo che partire dal celebre “Goldfinger” del 1964, il terzo della serie ma il primo in cui fa la sua apparizione la prima vera auto di James Bond, quell’Aston Martin DB5 prodotta dal 1963 al 1965 che in condizioni eccellenti oggigiorno ha un prezzo di mercato vicino ai 200'000 euro, peraltro sempre in crescita. La stessa DB5 è stata inoltre utilizzata nella pellicola “Thunderball” del ’65 nonché nel più recente “Goldeneye” del 1995. Doveroso ricordare che proprio in “Goldfinger” la vettura si rese protagonista di una piccola sfida contro una Mustang decappottabile sul passo del Furka.

LA GIAPPONESE D’ORO - Sempre nell’era di Sean Connery fanno poi la loro apparizione due vetture esotiche che negli anni sono diventate parecchio celebrI grazie al loro momento di gloria. Ci riferiamo non tanto alla Ford Mustang Mach1 vista ne “Una Cascata di Diamanti” del 1971 quanto piuttosto alla Toyota 2000GT. La coupé a sei cilindri giapponese da 150 cavalli e capace di toccare i 210 km/h, apparve nella pellicola del 1967 intitolata “Si vive solo due volte” e fu guidata da Aki, la Bond-Gril dei servizi segreti giapponesi interpretata  da Akiko Wakabayashi. Tanto per dimostrare quanto l’apparizione in un film come questo possa influire sull’indice di apprezzamento dell’auto possiamo dirvi che anche il suo valore oggi supera di slancio i 200'000 euro, equivalendo le quotazioni della ben più famosa, accreditata e rinomata Aston DB5.

C’ERA ANCHE LA 2 CAVALLI - Nel 1977 fu poi la volta di Roger Moore che ne “La spia che amava” utilizzò la prima di due Lotus Esprit, modello che si vide nuovamente quattro anni più tardi nel film intitolato “Solo per i tuoi occchi” in cui, tra l’altro, fa la sua apparizione pure una Citroën 2cv. Di particolare rilievo anche “Octopussy” del 1983 in cui è un’Alfa Romeo GTV6 la protagonista di un inseguimento con la polizia tedesca, che ad esclusione di una Maserati Biturbo 425 in “Vendetta privata” del 1989 e le due Alfa 159 nere nel penultimo “Quantum of solace” è quasi l’unica auto italiana ad aver ottenuto una parte di rilievo.

I GIORNI BAVARESI - Abbiamo volutamente detto quasi l’unica perché nella prima parte di “Goldeneye” (1995), che vede il debutto di Pierce Brosnan quale nuovo 007, si assiste ad una celebre sfida nelle alpi sopra Nizza tra la sua Aston Martin DB5 e una stupenda Ferrari 355 guidata dall’altrettanto affascinante Famke Jannsen. Con Pierce Brosnan inizia un periodo in cui la spia inglese sembra particolarmente attratto dalle BMW anche se appaiono solo brevemente le rispettive Z3 M di “Goldeneye” e la Z8 di “Il mondo non basta”. Per vedere un po’ d’azione meglio puntare su “Il domani non muore mai” in cui in un autosilo utilizza fino all’ultimo tutti i gadget della sua BMW 750 iL (E38) per seminare gli avversari.

IL RITORNO ALLE ORIGINI - Arrivati quindi ai giorni nostri ecco il ritorno alle Aston Martin: prima con la Vanquish e poi passando il testimone a Daniel Craig con la DBS, che in particolare nel penultimo “Quantum of Solace” si è resa protagonista di quello che, probabilmente, è l’inseguimento più spettacolare di tutti gli episodi visti fin’ora. Cosa ci dovremo invece attendere dall’ultimo e tanto acclamato Skyfall non ci resta che scoprirlo al cinema!

 

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