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TEST DRIVELexus RX: look intrigante, anima rilassante

15.03.19 - 08:26
L’ammiraglia Suv sfodera un design espressivo, cui aggiunge la ricercata accoglienza: anche per sette, nella versione L. La propulsione ibrida da 313 cv accompagna al meglio la marcia senza stress.
Lexus RX: look intrigante, anima rilassante
L’ammiraglia Suv sfodera un design espressivo, cui aggiunge la ricercata accoglienza: anche per sette, nella versione L. La propulsione ibrida da 313 cv accompagna al meglio la marcia senza stress.

Ventata di novità frammista ad un’aria di… “casa”, verrebbe da dire a proposito dell’ammiraglia Suv firmata Lexus. Perché, se da un lato il look traguarda il modello verso un proporzioni e dinamismo ben moderni, d’altro canto è vero che la lussuosa marca giapponese questo segmento lo conosce molto bene: la prima RX è infatti del 1998, con la prima versione ibrida già nel 2004.

L’auto è costruita esclusivamente in Giappone, con cura meticolosa…
La quarta generazione sfoggia dunque un design in evoluzione. Il tono dinamico è infatti piuttosto preponderante, fatto di linee nette che dal frontale avvolgono tutta la carrozzeria definendo superfici scolpite; tema che è stato in seguito sviluppato ed applicato anche sugli altri modelli della Casa, ma che qui contribuisce a rafforzare la sensazione di freschezza, nonché a dissimulare le dimensioni importanti, con una lunghezza per la versione standard del modello che misura 4,89 metri. Con quest’edizione, infatti, la RX aggiunge l’inedita variante L con ingombri leggermente maggiorati nella zona di coda (5,0 m di lunghezza) per accogliere la terza fila di sedili a scomparsa, che dà origine ad una capienza fino a sette persone; anche in questa versione, di cui disponiamo per la prova, l’aspetto filante appare totalmente preservato ed anzi guadagna un velo di slancio supplementare del tutto riuscito. Come in passato, la serie RX viene costruita esclusivamente in Giappone, nel prestigioso stabilimento di Kyushu, riconosciuto tra i più avanzati ed all’avanguardia nel panorama mondiale, con un livello di attenzione e cura al dettaglio da primato.

L’ibrido Lexus impiega tre motori, con trazione 4x4 “elettrica”.
Sul piano tecnico, la RX in formato L è offerta nell’unica motorizzazione ibrida e non potrebbe essere diversamente, vista la tradizione ormai ben radicata della marca per questa tecnologia propulsiva. Sulla 450h troviamo dunque una combinazione di tre propulsori, uno a benzina e due elettrici: il primo è un 3.5 V6 da 263 cv e 335 Nm, con l’unità a corrente principale che eroga 167 cv/335 Nm, mentre al retrotreno si aggiunge un ulteriore propulsore elettrico da 68 cv per realizzare la trazione integrale E-Four, che viene attivata dalla gestione elettronica di sistema sostanzialmente solo quando le condizioni di marcia rendono utile l’apporto di spinta supplementare al posteriore. Una batteria compatta, che non richiede ricarica da fonti esterne, assicura il consueto “travaso” di energia e stoccaggio per contribuire alla marcia dell’auto, con possibilità di trazione puramente elettrica per qualche km. Il sistema, nel suo complesso, garantisce una potenza massima di 313 cavalli, chiamati a muovere una massa a vuoto di 2205 kg attraverso il cambio CVT a variazione continua; lo scatto da fermo è in ogni caso brillante, con un tempo di 8,0 secondi per passare da fermo ai 100 km orari, mentre la velocità massima si attesta su 180 km/h. Quanto ai consumi, anche la RX ultima generazione punta in primo piano all’efficienza energetica, con un consumo annunciato in appena 6 l/100 km; nel corso del nostro test su percorso misto la media più frequente che abbiamo registrato si è attestata su 9 l/100 km, comunque interessante stanti meccanica generosa e stazza del veicolo.

Viaggi in raffinato relax: il modo migliore di apprezzare questa grande Suv.
Al volante, la 450h L (in allestimento Excellence da 99'000 CHF) mostra la consueta predilezione Lexus per la raffinata rilassatezza di marcia; l’auto è piuttosto imponente ed alta, ma ad ogni partenza in modalità elettrica e totalmente silenziosa solleva sempre stupore, mentre attivazione e disattivazione continue dell’unità a benzina avvengono in modo altrettanto silenzioso e pressoché indistinguibile, dall’abitacolo. Se non si mette fretta alla vettura, basta sempre un velo di acceleratore per spostarsi e guadagnare velocità con rapidità, ma la resa del cambio monomarcia non è certamente delle più sportive; del resto, la vettura non nasce certo con ispirazioni corsaiole, bensì con l’ambizione di garantire viaggi in un comfort superiore. Campo in cui riesce benissimo, poiché l’insonorizzazione appare di notevole qualità – serve però mantenere schermato il tetto apribile con l’apposita tendina, pena qualche fruscio avvertibile – e le sospensioni regolabili assorbono come sul velluto ogni imperfezione. Tutto questo in velocità, poiché a bassa andatura il filtraggio appare invece meno armonico, trasmettendo nell’abitacolo qualche risposta un po’ secca. Non mancano le modalità Sport e Sport+, con irrigidimento più marcato delle sospensioni, ma lo stesso sterzo, leggero, poco sensibile e non eccessivamente preciso, invita comunque alla guida ponderata, dove bastano pochi tocchi di volante per seguire con precisione pur “svelta” curve e traiettorie.

A bordo fino in 7, ma la sistemazione è “regale” sulle prime due file.
A bordo le “distrazioni” sono tante, perché l’abitacolo accoglie, accarezza e coccola i passeggeri con meticolosa attenzione alla ricercatezza d’insieme. La libertà di movimento sulle prime due file è alquanto generosa ed avvolge i passeggeri in un ambiente dai toni consueti Lexus, con elementi di modernità miscelati a particolari quasi senza tempo; restano l’orologio analogico in plancia al pari dei pomelli cromati, dell’ingresso CD e dei tanti pulsanti fisici per la climatizzazione ed i comandi secondari. Lo schermo principale da 12,3” per il controllo di navigazione e sistemi di intrattenimento è come di consueto al centro ed in posizione rialzata per non imporre eccessive distrazioni all’infuori del campo visivo principale; non è dunque tattile bensì comandato dal “mouse” in plancia, meno diretto del tocco diretto ma nel complesso utilizzabile con buona praticità. In terza fila si accede tramite il consueto movimento di avanzamento del divano centrale (regolabile longitudinalmente per 12 cm), con libertà di movimento sufficiente per gli adulti solo su brevi distanze; la terza fila, se non in uso, scompare totalmente sul piano di carico lasciando spazio ad un volume di carico ampio (211/652/1656 litri).

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