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TEST DRIVEBMW M4 CS: purista, ma non troppo

28.03.18 - 11:24
Nel caso in cui la “semplice” M4 non dovesse essere abbastanza cattiva mentre la rarissima GTS risultare sin troppo purista, la M4 CS potrebbe essere quello che fa per voi.
BMW M4 CS: purista, ma non troppo
Nel caso in cui la “semplice” M4 non dovesse essere abbastanza cattiva mentre la rarissima GTS risultare sin troppo purista, la M4 CS potrebbe essere quello che fa per voi.

Cosa dobbiamo aspettarci esattamente dalla M4 CS?
In sostanza una versione più affilata della normale M4 capace di soddisfare chi frequenta con un certa regolarità gli autodromi o chi si aspetta una sensazione di guida più puriste; questo senza però sfociare in un oggetto esclusivamente orientato all’utilizzo tra i cordoli come la M4 GTS, peraltro prodotta in tiratura limitata e venduta ad un prezzo decisamente superiore.

Cosa la distingue da una M4 qualsiasi?
Esternamente la “Competition Sport” si distingue per l’ampio uso della fibra di carbonio, impiegato per il pronunciato spoiler posteriore, il nuovo cofano e ulteriori appendici aerodinamiche. Da segnalare che il suo impiego non ha una finalità puramente estetica: oltre consentire un risparmio di peso (nel complesso la CS segna 35 kg in meno sulla bilancia rispetto ad una M4 tradizionale) essi svolgono pure specifiche funzioni aerodinamiche e/o di raffreddamento. Il sei cilindri in linea da tre litri beneficia di un maggior apporto di aria fresca e la sua potenza passa da 431 a 460 cavalli, incremento enfatizzato anche da una colonna sonora più intimidatoria proveniente dai quattro terminali di scarico. Anche l’assetto è stato ovviamente rivisto: a quale scopo lo lasciano intuire gli pneumatici semi-slick proposti di serie. La dieta più o meno drastica ha coinvolto ovviamente anche l’abitacolo, nel quale spiccano pannelli porta realizzati in plastica rinforzata in fibra di carbonio (CFRP), privi di vani e che devono essere chiusi tirando un laccio di stoffa. Questo, unito ad uno stupendo volante in Alcantara, contribuiscono a creare il giusto ambiente corsaiolo.

Tutto ciò offre un reale valore aggiunto nella guida sportiva?
Per scoprirlo abbiamo dovuto armarci soprattutto di una cosa: pazienza. Il clima tardo-invernale caratterizzato da strade a volte umide e soprattutto fredde non ha rappresentato sicuramente il terreno di prova ideale per una vettura dotata di pneumatici semi-slick, che già nelle più tranquille partenze al semaforo faticavano a trovare una motricità inesistente qualora non si dosasse con la massima attenzione la forza applicata al pedale destro. La soluzione? Portare pazienza e aspettare una bella giornata di sole che consentisse alla colonnina di mercurio di salire sopra i dieci gradi centigradi e alle strade di asciugarsi per bene. Dopodiché la CS è davvero pronta per far vedere di che pasta è fatta. A piacerci della M4 CS è stata in particolare la possibilità di poter creare un Set-Up su misura in base al tipo di percorso, alle condizioni dello stesso e allo spirito con cui vogliamo affrontarlo. I tempi di cambiata del doppia frizione, la risposta del propulsore, lo sterzo, la rigidità dell’assetto e pure il controllo di stabilità possono essere regolati indipendentemente su più livelli. Va in ogni caso anticipato che anche la CS resta, con le opportune regolazioni, piuttosto fruibile quotidianamente, pur mostrando tramite la rigidità dell’assetto che questo non è il suo contesto preferito. Se inizialmente alle velocità più basse l’assetto può in effetti sembrare troppo rigido pure per un impiego stradale più ‘brillante’, quando si inizia a spremerla a dovere risulta molto più armoniosa rispetto alla vettura da cui deriva. Più cresce il ritmo e più il reparto sospensioni viene messo sotto torchio, maggiori sono le qualità che emergono – curva dopo curva. La M4 CS mantiene infatti sempre un bel contatto con l’asfalto e convince per la fluidità con cui si lascia guidare; il che non la rende solo più veloce ma anche più soddisfacente, dato che le prestazioni oltre ad essere migliorate (0-100 km/h in 3,9 secondi) sono anche sfruttabili con un maggiore coinvolgimento e divertimento. Divertimento è in effetti la parole chiave per la CS, che pur essendo maggiormente orientata alle prestazioni è forte di una naturalezza che ti permette di guidare in sovrasterzo come con le “M” dei tempi passati, rappresentando di fatto la versione che meglio permette di esprimersi alla M4 attuale.

Ma ce l’ha un difetto?
Se consideriamo il desiderio di possederne è sicuramente sconfortante apprendere che questo valore aggiunto venga monetizzato con un sovrapprezzo di circa 40'000 franchi. La magra consolazione è che i consumi restano comunque accettabilmente bassi, con medie autostradali sotto i 10 l/100 km ed una media combinata attorno ai 13 l/100 km. Anche se va detto che, quando spremuta, il suo talento sembra non avere prezzo.

La BMW M4 CS la trovi da...

Garage Rivapiana SA
Via Rinaldo Simen 56
6648 Minusio

Telefono: +41 91 735 89 31

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