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PRIME IMPRESSIONILa Ford EcoSport si è evoluta profondamente nel segno della polivalenza

14.02.18 - 06:00
Già presente per qualche tempo sui nostri mercati, il restyling profondo rilancia le doti da SUV cittadino della Ford EcoSport. Azzeccata la combinazione tra l’1,5 turbodiesel e la trazione integrale.
La Ford EcoSport si è evoluta profondamente nel segno della polivalenza
Già presente per qualche tempo sui nostri mercati, il restyling profondo rilancia le doti da SUV cittadino della Ford EcoSport. Azzeccata la combinazione tra l’1,5 turbodiesel e la trazione integrale.

La Ford EcoSport è tornata, ma non sembra le stessa di prima: si respira “aria” di nuovo.

L’impressione è in effetti proprio questa, perché il costruttore americano ha voluto trasformare in profondità il SUV compatto già importato in Europa dal 2014. In quella prima versione l’auto appariva un po’ rustica sia fuori – anche per via della ruota di scorta sul portellone esterno – sia dentro; si trattava di un modello realizzato per il Sudamerica e solo in seguito introdotto anche qui, sulla scia del successo crescente di questa categoria di veicoli. Anziché riprogettarla interamente, Ford ha deciso di rivedere in profondità la EcoSport esistente, conferendole una “seconda vita” grazie ad oltre 2300 elementi modificati o riprogettati ex-novo. Ora il modello è tra l’altro prodotto direttamente in Europa, in Romania. Il design è rinnovato con abilità; la carrozzeria è quella conosciuta, ma il frontale è completamente ridisegnato, i dettagli più curati e c’è spazio anche per l’inedito allestimento sportivo ST-Line con dettagli scuri, spoiler maggiorato sul tetto, minigonne laterali poco invasive e interni con cuciture rosse. Non manca la verniciatura bicolore, sugli allestimenti più ricchi, con quattro tonalità per il tetto. Una curiosità: il portellone si apre sempre di lato, come sulle fuoristrada classiche, ma senza più ruota di scorta esterna, pur sempre disponibile come optional.


Gli interni sono diventati più curati?

Sì, senza dubbio. La EcoSport è meglio rifinita, più pratica e moderna, con un’accoglienza di qualità ben maggiore, a livello di quello della concorrenza. La plancia, in particolare, è tutta nuova, ispirata direttamente alla Fiesta: presenta una piacevole superficie gommata nella zona superiore, mentre al centro spicca lo schermo “touch” (fino a 8 pollici di diagonale nella versione di punta con SYNC 3, inclusiva di interfacce Android e Apple) posizionato stile tablet, sopra le bocchette di aerazione. Oltre a rivestimenti e finiture, sono inoltre nuovi pure i sedili; molto comodi, in particolare, quelli anteriori, che permettono una sistemazione al volante molto piacevole. Valido lo spazio per i passeggeri posteriori, curata l’insonorizzazione. Il vano di carico non cambia di volume, che rimane ad ogni modo adeguato (356/1238 litri) includendo tra l’altro un comodo doppio fondo con pianale di appoggio posizionabile su due livelli. All’apertura laterale del portellone ci si abitua in fretta; talvolta non è molto pratico nei parcheggi serrati, ma per accedere ad oggetti di uso comune non è necessario spalancarlo del tutto.

 
Con la trazione integrale anche gli svizzeri saranno contenti!


La EcoSport conserva la sola trazione anteriore sulle motorizzazioni a benzina (1.0 da 125 o 140 cv) e sul diesel di ingresso, ma ora la gamma include la 1.5 TDCi AWD con motore tutto nuovo (125 cv; da 22'900 CHF) abbinato alla trazione integrale a inserimento automatico, che tra l’altro porta in dote nuove sospensioni posteriori indipendenti, più evolute. Lo stesso assetto è ricalibrato e la vettura mostra più precisione ed aderenza tra le curve, rendendosi più piacevole da condurre grazie a movimenti più ridotti del corpo vettura. Il nuovo turbodiesel, inoltre, si rivela particolarmente piacevole per dolcezza e progressione, oltre che decisamente brioso (0-100 km/h in 10,9 sec.). Non c’è il cambio automatico, ma il manuale a sei rapporti si manovra molto bene; la trazione integrale ad inserimento automatico (ripartizione fino al 50-50% tra i due assali) assicura ottima motricità su ogni fondo, anche se manca una regolazione elettronica specifica della trazione dedicata i fondi a scarsa aderenza. L’altezza minima da terra è tuttavia limitata a soli 16 cm, contro i 19 cm delle versioni a benzina.

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