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TOYOTA YARISSempre più ibrida

05.05.17 - 12:19
Altro aggiornamento per la piccola di casa, che introduce un nuovo motore e affina significativamente la ibrida. Non mancano, ovviamente, ritocchi estetici e incremento della dotazione.
Sempre più ibrida
Altro aggiornamento per la piccola di casa, che introduce un nuovo motore e affina significativamente la ibrida. Non mancano, ovviamente, ritocchi estetici e incremento della dotazione.

Frontale ridisegnato, specie nel taglio del fascione paraurti, inediti gruppi ottici posteriori a sviluppo orizzontale: il secondo “facelift” sulla terza generazione Yaris, dopo quello del 2014 succeduto al lancio del modello avvenuto nel 2011, si muove su queste coordinate leggere con l’intento di conferire soprattutto un’impressione di maggior larghezza. Poiché per il resto – a parte gli aggiornamenti tecnici a diversi componenti meccanici, specie sulla ibrida – l’auto è sostanzialmente immutata a livello di carrozzeria e dimensioni. Sotto il cofano, insieme agli altri motori conosciuti, figura tuttavia un inedito 1.5 benzina da 111 cv, chiamato a sostituire il precedente 1.33 da 99 cv con consumi ed emissioni leggermente inferiori, secondo la Casa. Toyota punta tuttavia ancora di più sulla Hybrid, per la quale prevede una quota di diffusione in ulteriore crescita.

Guidiamo per prima, dunque, l’unica novità vera della compatta giapponese. Il nuovo propulsore, aspirato, offre tuttavia l’originalità del doppio ciclo di funzionamento: come già previsto per le unità benzina che equipaggiano le ibride, anche questo 1.5 ad andatura costante marcia a ciclo Atkinson per ridurre consumi ed emissioni, mentre il ciclo Otto convenzionale è utilizzato richiedendo spunto e potenza. Il passaggio tra le due modalità è regolato dalla fasatura variabile della distribuzione, risultando di fatto inavvertibile al conducente. La nuova unità è discretamente briosa (serve però “tirare” con una certa decisione il rapporto) ed elastica, pur coi suoi tempi anche per via di una coppia non elevatissima ed erogata un poco in alto (4’400 giri/min.) rispetto ad alcune unità concorrenti di caratteristiche similari. Manca insomma un po’ di personalità e l’accelerazione è solo discreta, con passaggio da fermo ai 100 km orari che richiede 11 secondi; la percorrenza media dichiarata si attesta sui 5 litri/100 km che scendono a 4,7l/100 km con sistema Start-Stop. Valido invece il cambio manuale standard a sei rapporti, dalla buona manovrabilità; in alternativa si può avere un automatico CVT.

All’economia spinta ed al massimo relax, in città, punta invece come sempre la Hybrid, immutata a livello di propulsione ibrida (100 cv complessivi dal duo motore benzina-unità elettrica); questa versione, tuttavia, presenta uno sterzo rivisto, maggior isolamento di diverse componenti meccaniche ad altri particolari affinati. La percorrenza media (dato dichiarato) è di 3,3 litri/100 km: specie in centro urbano, in effetti, con piede “piuma” sul gas si percorre parecchia distanza in modalità solamente elettrica. Meno gradevole la marcia su percorsi extraurbani, invece, specie quando ci si trova ad accelerare sovente o a dover sorpassare: l’accelerazione appena discreta (0-100 km/h in 11,8 secondi) si combina al particolare funzionamento del cambio a variazione continua, che trascina il rapporto stile scooter col motore fisso ad alto regime. Ad andatura livellata, invece, tutto torna rilassante anche grazie all’assestamento dell’unità benzina su rotazioni basse.

Di serie figura inoltre la gamma di ausili attivi alla sicurezza, composta da sensore pre-collisione con frenata assistita, assistenza al mantenimento corsia, abbaglianti automatici, riconoscimento segnaletica stradale. L’abitacolo resta in gran parte immutato, pur con lievi aggiornamenti a strumentazione e rivestimenti interni che ora offrono maggiori possibilità di personalizzazione (fascia centrale e inserti in tinta a contrasto, diverse tonalità disponibili); comodo lo schermo a colori multifunzione tra i due strumenti circolari, che può ripetere tra le altre le informazioni della navigazione. L’ambiente di bordo impiega plastiche esclusivamente rigide e un po’ economiche, tranne la banda centrale imbottita, ma resta accogliente e molto ben sfruttato a livello di spazio su entrambe le file di sedili. Confortevole la posizione di guida, completa di bracciolo centrale a scomparsa, sofisticata la climatizzazione automatica con regolazione a due zone. Il vano di carico conferma una discreta cubatura, partendo da un volume utile minimo di 286 litri. La nuova gamma Yaris è in distribuzione in Svizzera con prezzi tra 14'900.- e 28'400.- CHF.

 

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