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PRIME IMPRESSIONIAl volante della nuova Classe E

20.03.16 - 16:44
È diventata una Classe S in formato ridotto, lussuosissima e guida (quasi) da sola.
Al volante della nuova Classe E
È diventata una Classe S in formato ridotto, lussuosissima e guida (quasi) da sola.

È un’ammiraglia “tascabile”, la nuova ed attesa Classe E: leggermente cresciuta nelle dimensioni, arriva a quota 4,92 metri in lunghezza ed un po’ una Classe S declinata in scala minore, più fruibile nei confronti del traffico quotidiano. Anche il design compie significativi passi in avanti, ritrovando la “buona strada” intrapresa dalle ultime realizzazioni di Stoccarda con ricorso a forme più plastiche, morbide e seducenti, capaci di trasmettere dinamismo e freschezza senza dimenticare l’anima nobile del marchio. Il tutto racchiuso in peso inferiore ed aerodinamica dai valori di riferimento. Sin qui, tuttavia, è tutto sommato quanto ci si aspettava da una berlina “premium” di classe medio-superiore, integralmente riprogettata.

Ma quando si tratta di evoluzione tecnologica, provare per esperienza diretta gli ausili alla guida offerti da questo nuovo modello fa quasi sorridere per la meraviglia: per il numero, ma in special misura per la loro interazione quotidiana con il conducente. La guida autonoma guadagna terreno significativo, arrivando persino a suscitare la strana sensazione di essere “ospiti” dell’automobile: col conforto altrettanto suggestivo, però, di assaporare un livello di protezione attiva mai visto e, con esso, un relax di pari intensità. I più significativi meritano un po’ di approfondimento, aggiungendosi od evolvendo rispetto alla già estesa “suite” di ausili conosciuta a bordo della “S”.

Si può spaziare dall’Attention Assist, ora con soglia di sensibilità regolabile nel riconoscere sintomi di stanchezza o disattenzione, ed il sistema di frenata automatica di emergenza che riconosce anche i pedoni in attraversamento: funziona. In caso di forte vento laterale, l’auto mantiene poi la traiettoria da sé; tutti sistemi standard. A richiesta, si può poi estendere il pacchetto al Drive Pilot, con regolatore di velocità radar attivo con ausilio alla sterzata (curve moderate, fino a 140 km orari), che fa seguire all’auto automaticamente la traiettoria corretta senza dover praticamente intervenire sul volante: una comodità sorprendente, specie nel traffico urbano e in coda dove si aggiunge la ripartenza automatica da fermo.

Lo stesso cruise control attivo (Distronic), inoltre, può essere regolato per adattare la velocità secondo i limiti stradali, seguendo la lettura della segnaletica: ottimo per le gallerie elvetiche e le continue modifiche del limite di velocità. C’è anche l’assistente attivo al cambio di corsia: inserita la freccia, aiuta nella sterzata sulla nuova carreggiata dopo aver verificato che sia libera. E in caso di periodo prolungato di inattività del guidatore, dopo svariati avvertimenti l’auto rallenta da sé fino all’arresto. Infine, colpiscono l’assistenza agli incroci – frenata autonoma su mancata reazione del conducente al traffico sopraggiungente – così come l’assistenza allo sterzo in caso di manovre brusche di scarto. Non manca, naturalmente, il parcheggio automatico, potenziato con il controllo a distanza (via applicazione per smartphone, iOS e Android) che consente di stare all’esterno lasciando l’auto parcheggiare da sola, ad esempio in spazi tortuosi o ristretti.

Al volante, tutto questo lascia sinceramente sorpresi, ma l’effetto “fantascienza” non scade prendendo in considerazione il solo abitacolo. Dominato da una plancia morbida, sinuosa ed elegantissima che racchiude un “unicum” in vetro piatto che alloggia due enormi schermi da 12,3” ad alta definizione che includono ogni visualizzazione di bordo: cruscotto configurabile, infotainment, sistemi di bordo, navigazione web, navigazione stradale con servizi sempre connessi garantiti dalla Sim dati integrata nel sistema. Niente “touch” però – ad eccezione dei pulsanti a sfioramento sul volante – ma solito Comand sulla consolle centrale, da “imparare”. L’arredo appare estremamente raffinato, curato e lussuoso, anche qui ispirato direttamente dalla Classe S; le poltrone anteriori sono un capolavoro stilistico, però stupisce il piantone di sterzo un po’ disassato. Lo spazio a bordo è notevole e ben bilanciato tra le due file di sedili, l’insonorizzazione acustica di eccellente qualità ad andatura costante (“voce” però un velo troppo evidente del diesel in piena accelerazione) si sposa alla perfezione con le sospensioni Airmatic con elementi pneumatici a taratura variabile, per un effetto “cuscino” suggestivo.

La guida passa quasi in secondo piano ma è assolutamente precisa, molto rilassante, tuttavia capace di un dinamismo superiore alle aspettative se si desidera un ritmo vivace tra le curve. Lode al diesel due litri da 194 cavalli, anch’esso integralmente nuovo; morbido, regolare e sempre pronto, capace di allunghi di qualità con la complicità dell’impeccabile trasmissione automatica 9G-Tronic. Ma soprattutto capace di accontentarsi di appena 3,9 litri per 100 km di gasolio (media dichiarata) combinato al cambio automatico a nove rapporti, di serie, con emissioni CO2 limitate a 102 g/km: numeri da primato per questa classe di automobile. L’arrivo della nuova Classe E in Svizzera è programmato per aprile con tre motori iniziali (due diesel, 194 e 258 cv, un benzina da 184 cv) e prezzi compresi tra 57.945 e 72.500 CHF; propulsione ibrida plug-in e unità benzina più performanti seguiranno entro l’estate, per la Wagon serve attendere settembre.

 

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