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GINEVRAQuando il tuo capo corre al Nürburgring

06.03.15 - 06:20
Volker Strycek è un uomo esemplare: dirige il reparto OPC e vive la sua passione per le corse a pieni giri. Mentre i suoi compagni guardavano i mondiali di calcio, lui correva la 24 ore.
Opel
Quando il tuo capo corre al Nürburgring
Volker Strycek è un uomo esemplare: dirige il reparto OPC e vive la sua passione per le corse a pieni giri. Mentre i suoi compagni guardavano i mondiali di calcio, lui correva la 24 ore.

GINEVRA - Chi é inserito nell’ambiente delle corse automobilistiche sa benissimo che lui non è un dirigente qualunque. Verrebbe quasi da dire che sia l’uomo giusto al posto giusto. O quantomeno che molti altri nella sua posizione dovrebbero vivere la passione per il suo mestiere almeno la metà di quanto la viva lui. Dirigente del reparto OPC e Motorsport di casa Opel, il 57enne approda al costruttore tedesco proprio per la sua esperienza nel mondo delle corse. A 18 anni vince il suo primo campionato, poi corre nel DTM conquistando il titolo nel 1984. Succede, poi, che nel 1988 la Opel lo chiama per dei test ad Hockenheim, dopodiché decidono di assumerlo nel reparto dedicato allo sviluppo, essendo ingegnere di formazione. Un decennio più tardi diventa uno dei padri fondatori dell’Opel Perfomance Center (OPC) che dirige tutt’ora.

Ciò che lo distingue da tutti gli altri è il modo in cui impiega il suo tempo libero. Chi partecipa o segue con attenzione il campionato VLN noterà che il suo cognome è impresso sul lato di un vettura assai particolare: una Opel Manta B. Vettura con cui, come ammette lui stesso, si toglie parecchie soddisfazioni: “Su nove gare disputate lo scorso anno abbiamo centrato sei vittorie di classe. È sempre sorprendente come un’automobile con una tecnica tutto sommato arcaica riesca a tenersi dietro tante vetture ben più recenti.” Ed il suo piede è realmente pesante, perché anche quando l’anno scorso si è messo al volante della sua Opel Astra OPC durante la 24 ore del Nürburgring ha intascato la vittoria. Oltretutto guidando due vetture contemporaneamente. “Si, ho guidato sia la nuova Astra che la vecchia Manta. È stato decisamente intenso visto che non sono più uno sbarbatello…” Memorabile il momento in cui, essendo stata la 24 ore del Nürburgring in concomitanza con i mondiali di calcio brasiliani, ha detto ai suoi compagni di squadra: “Chiunque voglia guardare i mondiali me lo dica che guido volentieri io al suo posto.”

Se la Opel dopo tanti anni d’assenza è tornata alle competizioni - nei Rally con la Adam, nel VLN con la Astra OPC - lo si deve anche e soprattuto a lui. “Per me l’importante è che le automobili da corsa restino vicine al modello di serie, perché è in quel momento che possiamo attuare un importanti travaso di tecniche e conoscenze nonché guadagnare credibilità nei nostri clienti.”

Volker Stycek trascorre parecchio tempo al Nürburgring. Il centro tecnico di Opel edificato a Nürburg, poi esteso anche al resto della General Motors, è stata un’idea sua. “Non mi capita di rado di percorrere anche 1’000 chilometri al giorno qui al Nürburgring durante la messa a punto dei nuovi veicoli.” Particolare è anche la sua filosofia di lavoro. “Quando giriamo in circuito i test li effettuiamo sempre in due, cosicché uno possa raccogliere i feedback dell’altro e comprendere il contesto in cui un’impressione è stata rilevata. I miei collaudatori sono tutti ingegneri che progettano il singolo componente e che poi lo mettono a punto loro stessi.”

La vicinanza con il mondo delle corse lo si evince anche dalla motivazione con cui lavora la sua squadra. “Essendo più o meno tutti impegnati nelle competizioni lavoriamo tutti con lo spirito del “never give up”, del “nulla è impossibile”, comprendere che restare fermi significa aumentare il distacco dai concorrenti - fondamentale nell’agonismo, arricchente nella vita privata e professionale.”

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