
Qualche settimana fa hanno fatto scalpore le dichiarazioni di Akio Toyoda, numero uno della Toyota, una delle aziende che sta investendo le maggiori risorse nella “rivoluzione elettrica” del mondo dell’automotive: per Toyoda l’auto elettrica sarebbe infatti un colossale bluff, perché non avrebbe un impatto ambientale minore rispetto alle auto tradizionali. A causa delle batterie, infatti, il processo di costruzione di un’elettrica risulterebbe più inquinante di quello di un auto a motore termico termica. Il tema della sostenibilità delle auto elettriche è molto caldo, ma l’italiana RSA - società specializzata nel settore energetico - pare ora fissare un punto fermo con uno studio che ha analizzato i risultati di varie ricerche pubblicate dal 2015 a oggi da brand privati come Volvo e Rimac ma anche da enti pubblici come l’Agenzia Europea dell’Ambiente.
Secondo lo studio RSA, pur non rappresentando “la panacea di tutti i mali” in termini di inquinamento, le auto elettriche possono davvero aiutare a ridurre l’impatto della mobilità sull’ambiente. Un’elettrica e una termica prodotte nello stesso posto e con lo stesso numero di cavalli, infatti, presentano una netta differenza di emissioni in favore dell’elettrica.