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TEST DRIVE“Maquillage” rigenerante per la Suzuki Vitara

27.03.19 - 09:00
Il lifting di metà carriera rende la Suv giapponese un po’ più espressiva, migliora l’accoglienza ed aggiunge il brio del 1.4T da 140 cv. Combinabile a cambio automatico e trazione 4x4.
“Maquillage” rigenerante per la Suzuki Vitara
Il lifting di metà carriera rende la Suv giapponese un po’ più espressiva, migliora l’accoglienza ed aggiunge il brio del 1.4T da 140 cv. Combinabile a cambio automatico e trazione 4x4.

L’aggiornamento di metà carriera giova alla Vitara, che inaugura un look leggermente rivisto insieme ad altri dettagli: l’insieme conferisce un tocco di personalità ad un modello comunque godibile. Tanto più se equipaggiata del 1.4 Boosterjet, turbo benzina, forte di 140 cv e combinato al cambio automatico a sei rapporti come sull’esemplare impiegato per la prova. Insieme a trazione integrale “intelligente” ed allestimento top di gamma Compact Top, la vettura è offerta a 32'990 euro con un equipaggiamento particolarmente completo.

Esteticamente l’auto cambia poco, ma si nota una maggior freschezza.
Le modifiche estetiche introdotte sulla vettura non stravolgono certo il design iniziale, serve anzi un po’ di attenzione per notarle nel dettaglio; a parte le colorazioni, sono ad ogni modo ridisegnati la mascherina – un po’ più espressiva – e i gruppi ottici, con gli anteriori a Led coadiuvati dalle luci diurne. Tra le nuove motorizzazioni, oltre al citato quattro cilindri 1.4 di punta, moderna unità sovralimentata ad iniezione diretta, in gamma è presente anche il piccolo ma capace tre cilindri 1.0 Turbo da 120 cv, anche in questo caso combinato alla trazione 4x4 ed offerto con cambio manuale o automatico. Cresce inoltre l’equipaggiamento tecnologico, che include pressoché tutti gli assistenti attivi, compresi la rilevazione della segnaletica stradale verticale riportata sullo schermo principale dell’abitacolo e l’avviso di veicoli sopraggiungenti in senso trasversale quando si manovra in retromarcia, ad esempio uscendo da un parcheggio. Cuore della trazione integrale resta la gestione elettronica AllGrip, con la modalità di funzionamento selezionata visibile sul display centrale a colori nel cruscotto. Si tratta di un classico e versatile sistema a inserimento automatico a controllo elettronico, con modalità Auto che privilegia la trazione anteriore salvo perdite di aderenza, cui si aggiungono le modalità Sport (viene aggiunta più spinta al retrotreno per influenzare la dinamica di marcia nelle curve), Snow e Lock che impone la ripartizione al 50-50% tra i due assali, utile in special modo su fondi con aderenza precaria. Appena sufficiente l’altezza libera da terra: 17,5 cm.

La guida è quella conosciuta, soprattutto equilibrata.
Al volante, il 1.4T mostra un funzionamento rotondo ed elastico, anche grazie alla coppia massima – 220 Nm – erogata già a 1500 giri; nell’impiego quotidiano si lascia presto dimenticare fornendo la giusta reattività senza mai richiedere grossi impulsi con l’acceleratore, mentre se si guida con un po’ di vivacità in più lascia emergere una gradevole brillantezza specie nella zona più alta del contagiri. Piacevole anche il cambio automatico, piuttosto rapido e puntuale nel funzionamento ed in grado di conservare un leggero freno motore in discesa, anche nella stessa modalità di marcia Auto; al volante ci sono pure le palette di selezione manuale sequenziale, seppur di fattura plastica molto economica. Lo scatto da fermo è brioso a sufficienza (0-100 km/h in 10,2 secondi), i consumi rilevati nel test altrettanto discreti (attorno a 7,5 l/100 km su percorso misto). La guida è quella conosciuta: la Vitara è soprattutto una buona passista, forte di equilibrio e stabilità che la rendono piacevole un po’ in ogni situazione, pur senza mostrare un carattere dinamico particolarmente deciso. Ad ogni modo, l’auto se la cava più che bene anche tra le curve, dove l’agilità è aiutata anche dal peso contenuto (1389 kg per questa versione) e dalle sospensioni mai troppo cedevoli; lo stesso rollio del corpo vettura, presente, si assesta in realtà brevemente su inclinazioni moderate, una volta trovato l’appoggio laterale. Ad andatura autostradale il comfort è più che discreto, con motore quasi del tutto isolato – il ronzio è avvertibile ma molto basso – e fruscii di rotolamento delle ruote che restano percepibili ma anche ordinati e non eccessivi: si conversa ancora piuttosto agevolmente. Sospensioni invece talvolta un po’ secche sulle asperità isolate affrontate a bassa andatura. Gli ausili attivi aggiungono una buona dose di relax supplementare, anche se le correzioni ed i rallentamenti gestiti automaticamente dal veicolo appaiono talvolta un po’ meno progressivi e raffinati.

L’ambiente di bordo guadagna più attenzione all’accoglienza.
Esattamente. Anche l’abitacolo riceve infatti qualche doverosa attenzione, tra cui la plancia che ora include materiali di rivestimento imbottiti nella zona superiore, più piacevoli al tatto; l’insieme è in effetti più accogliente, anche se in generale la finitura complessiva della vettura resta piuttosto attenta all’economia costruttiva. Nuovo anche il quadro strumenti, mentre lo schermo centrale a sfioramento ha una diagonale da 7 pollici ed include le interfacce smartphone per Android e Apple. Lo spazio è sfruttato con razionalità e consente alla Vitara di offrire una buona accoglienza su entrambe le file di sedili; molto piacevoli i rivestimenti misti pelle/scamosciato. La posizione di guida è piuttosto ben personalizzabile e dietro resta una valida libertà di movimento, pur in assenza di allestimento funzionale in questa zona (niente bocchette né prese di corrente). Il vano di carico è invece funzionale grazie ai vani portoggetti laterali, all’illuminazione ed alla presa 12V, con piano di carico regolabile su due altezze e capacità complessiva di buon livello, con cubatura minima di 375 litri.

Trovi la Suzuki Vitara da...

Garage Della Santa SA

 

Via Franco Zorzi 43

 

6500 Bellinzona

 

+41 91 821 40 60

 

 

www.della-santa.com

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