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PRIME IMPRESSIONIRitorno al futuro per la nuova berlinetta Toyota

27.02.19 - 06:00
Il modello intermedio rispolvera la storica denominazione Corolla, aggiungendo al design filante ed incisivo una guida più coinvolgente e la brillantezza del nuovo ibrido 2 litri da 180 cv.
Ritorno al futuro per la nuova berlinetta Toyota
Il modello intermedio rispolvera la storica denominazione Corolla, aggiungendo al design filante ed incisivo una guida più coinvolgente e la brillantezza del nuovo ibrido 2 litri da 180 cv.

A volte tornare al passato fa bene, come dimostra il colosso Toyota con il suo nuovo modello di gamma intermedia: dalla Auris, denominazione un po’ anonima come la stessa vettura, si torna a quello di Corolla, che ha permesso all’auto di farsi conoscere ed apprezzare in tutto il mondo per lungo tempo – questa è la dodicesima generazione, nata nel 1966 – contribuendo in primo piano all’affermazione della marca nipponica.

Oltre alla “nuova” denominazione, come evolve la nuova nata?
Come si può ben intuire, il nuovo corso passa attraverso la riprogettazione della vettura, che ora sfrutta una moderna piattaforma modulare, GA-C già impiegata per le ultime Auris e Rav4. Due le misure di passo, una più lunga destinata alla station wagon denominata Touring Sports ed alla berlina a tre volumi (non importata), l’altra leggermente più compatta pensata specificatamente per la 5P destinata in prevalenza all’Europa: una scelta mirata a conferire alla Corolla una guida più piacevole e diretta, in sintonia con i gusti “nostrani” ma anche per assicurare più carattere e distinzione al volante. Qualità a dire il vero capaci di emergere sin dalla prima presa di contatto visiva; la nuova Toyota, lunga 4 cm in più della Auris per un ingombro in lunghezza di 4,37 metri, riesce infatti finalmente a spiccare per un look fresco, distintivo e capace di farsi notare – oltre che, in buona misura, ricordare – tra i tanti buoni modelli che affollano questo segmento. Ancor più nella vivace e riuscita livrea bicolore, tra le opzioni che permettono di caratterizzare ulteriormente il design esterno. Più importante ancora, il nuovo pianale assicura una struttura più rigida del 60%, un baricentro lievemente più basso per incrementare le qualità dinamiche così come una maggior abitabilità interna, poiché l’interasse è comunque maggiore rispetto al modello precedente. Sotto il cofano, a parte il motore d’ingresso 1.2 litri turbo benzina da 116 cv, figurano due unità ibride: la conosciuta 1.8 da 122 cv e quella tutta nuova con unità benzina di 2 litri capace di 180 cv, che completa il salto di qualità dell’auto sul piano della “verve” di guida.

In marcia, spicca la differenza di rendimento della nuova unità ibrida.
La nuova unità Hybrid conserva la medesima impostazione, con trazione anteriore, compatta batteria sempre al nichel-metalidrato (che non richiede alcuna ricarica esterna) sistemata nella zona posteriore e cambio e-CVT che completa il collegamento tra il motore quattro cilindri, due litri benzina aspirato da 152 cv e il propulsore elettrico da 80 kW, per una potenza combinata di 180 cv. La risposta all’acceleratore è tuttavia ben più corposa rispetto al 1.8 e si riflette molto concretamente in una capacità di scatto superiore, con passaggio ai 100 km orari da fermo che ora richiede un velo meno di 8 secondi (7,9 s): siamo quasi a ridosso della sportività. L’impiego del consueto cambio a rapporto unico continua a frenare un po’, acusticamente, il piacere dell’accelerazione – resta il trascinamento tipo “scooter” col motore a regime costante –, ma è vero che per ottenere variazioni anche decise del passo di marcia serve insistere molto meno con l’acceleratore, a tutto vantaggio di una piacevolezza d’insieme ben superiore. I consumi a detta del costruttore aumentano solo marginalmente rispetto all’unità ibrida meno potente, con una percorrenza media dichiarata di 3,7 l/100 km (ciclo NEDC). Grazie al nuovo telaio ed alla taratura attenta delle sospensioni, la Corolla 2.0 HSD e-CVT (con listino da 38'200 CHF, consegne da marzo) spicca inoltre per l’assorbimento ineccepibile di ogni genere di asperità, mentre tra le curve si fanno apprezzare buona precisione e notevole equilibrio che lasciano assaporare una piacevole sensazione di dinamismo senza impegno. Sugli allestimenti più completi ci sono anche le sospensioni adattive regolabili (AVS), che permettono un velo di rigidità e di maggior “peso” nella sterzata aggiungendo qualcosa in più alla sensibilità di guida quando ci si impegna dinamicamente nei tratti misti. Di qualità il comfort, grazie alla buona silenziosità ad andatura costante dove tra l’altro la marcia in modalità EV (puramente elettrica) si attiva molto di frequente, contribuendo attivamente alla sensazione di isolamento acustico.

Spazio ed accoglienza ben curati: la nuova Corolla è ben vivibile.
A bordo, l’abitacolo offre un’accoglienza di altrettanto buon livello, sia per il grado generale di finitura sia per lo spazio riservato ai passeggeri. La plancia si distingue un disegno arioso e molto curato, con comodo head-up display e grande schermo centrale da 7” ad alta risoluzione incastonato a vista al centro della plancia dallo sviluppo prevalentemente orizzontale; i comandi sono concentrati e molto razionali, di facile impiego sin dai primi minuti di impiego della vettura, mentre la postura di guida offre una sistemazione pienamente personalizzabile e ben integrata nell’auto, con tanto di sedili ampi e ben avvolgenti. Bene anche la libertà di movimento posteriore, dove lo spazio per le gambe è soddisfacente; presenti inoltre le comode bocchette di aerazione dedicate, al centro. Meno esaltante, invece, la capienza del vano di carico, un po’ sottotono rispetto alla media di categoria offrendo un volume di base limitato a 313 litri. Presenti tutti gli ausili attivi alla guida, con regolatore di velocità adattivo che permette anche di seguire il traffico nei momenti di arresto e ripartenza.

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Emil Frey SA

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