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TEST DRIVELexus LS, ispirazione coupé per la berlina di punta

28.12.18 - 06:00
L’ultima evoluzione dell’ammiraglia Lexus strizza l’occhio ad una linea flessuosa e sportiveggiante, completata da lusso ed equipaggiamenti esclusivi. La meccanica ibrida della 500h AWD a trazione int
Lexus LS, ispirazione coupé per la berlina di punta
L’ultima evoluzione dell’ammiraglia Lexus strizza l’occhio ad una linea flessuosa e sportiveggiante, completata da lusso ed equipaggiamenti esclusivi. La meccanica ibrida della 500h AWD a trazione int

Le grandi berline ricercate sembrano appartenere al passato nel panorama automobilistico sempre più dominato da Suv e crossover, eppure resta una larga fetta di mondo dove questo genere d’auto ha un grande perché: ecco giustificata la profonda evoluzione della Lexus LS, che nella prima versione 400 del 1990 seppe conquistare gli Usa lanciando a livello globale il marchio di lusso del colosso Toyota.

La meccanica si affida ad un’unità ibrida con cambio a 10 marce…
La quinta generazione dell’ammiraglia nipponica è la seconda Lexus a sfruttare la nuova piattaforma GA-L, inaugurata dalla coupé LC, in questo caso impiegata per conferire al modello un design più filante e sportivo, con sbalzo posteriore più pronunciato e frontale con ruote quasi a filo. Le dimensioni sono in generale crescita incluso il passo, mentre l’altezza è ribassata per sottolineare la linea profilata. Sul piano tecnico, La ibrida 500h oggetto di questo test impiega una propulsione caratterizzata dal nuovo sistema Multi Stage con motore benzina 3.5 V6 aspirato a ciclo Atkinson e due unità elettriche insieme ad una batteria agli ioni di litio, più leggera della versione al nichel-metallo idruro montata sulla LS 600h della generazione precedente, oltre che contraddistinta da dimensioni ridotte del 20%. Il motore termico è realizzato con componenti ultraleggere, dispone di iniezione diretta con distribuzione a fasatura variabile ed eroga 299 cv: tenendo conto dei 179 cv aggiunti dalla propulsione elettrica, la potenza complessiva di sistema è annunciata in 359 cv. Complessa la trasmissione, poiché utilizza un cambio epicicloidale a quattro velocità accoppiato con gli elementi di una trasmissione ibrida a variazione continua: i due elementi funzionano congiuntamente per realizzare un cambio automatico a 10 rapporti.

Che tipo di ambiente accoglie i passeggeri su questa ammiraglia?
L’abitacolo offre naturalmente un’accoglienza di prima classe, ma stilisticamente presenta caratteristiche simili al design della carrozzeria: è raffinato e impiega esclusivamente materiali di grande pregio, ma al tempo stesso non spicca per uno stile immediatamente correlabile alla Casa, unendo piuttosto diverse ispirazioni. Il tocco più creativo si ritrova ad ogni modo nel cruscotto, con i due caratteristici rotori multifunzione ai lati della strumentazione – digitale ma non configurabile estensivamente come su numerosi modelli europei –, mentre il resto della plancia è contraddistinto da una palpebra quasi a tutta larghezza con schermo centrale da 10” a diagonale allungata (mancano le mappe satellitari nonostante la piena connettività del sistema). I comandi gestuali sono affidati all’apposita superficie tattile e cliccabile sul tunnel centrale. L’allestimento standard, sulla 500h AWD Excellence a disposizione per la prova (168'600 CHF), include una scelta tradizionale di pelle e legno, ma a richiesta e con forte sovrapprezzo si ottiene una ventata di innovazione con tessuti plissettati di ispirazione Origami in combinazione a speciali pannelli in vetro Kiriko con incisioni e sfaccettature, per un insieme molto giapponese e del tutto originale. Al di là delle finiture, le poltrone offrono la massima accoglienza. Quelle anteriori includono meticolose regolazioni elettriche per regolare l’inclinazione delle singole porzioni di schienale, ottenendo il miglior adattamento morfologico alla propria figura ed includendo una sofisticata selezione di massaggi attivi. Dietro, il divano lascia posto ad una configurazione “executive” a due soli posti con tunnel centrale attrezzato e poltrona lato destro completa di regolazioni elettriche su 22 posizioni, mentre entrambe le postazioni includono funzionalità di massaggio e sistema multimediale con schermi individuali.

La vettura è fatta per la guida in totale “souplesse”
Viaggiare da soli in un’atmosfera tanto vasta e opulenta fa un po’ effetto, come su tutte le berline al top di gamma, ma alla Lexus LC servono pochi chilometri per infondere un diffuso e profondo senso di relax. Le sospensioni pneumatiche isolano alla perfezione, pur tenendo ben sotto controllo i movimenti del corpo vettura, mentre la partenza in modalità elettrica – che si può conservare per breve tempo fino anche ai 140 km orari – aggiunge silenziosità e senso di isolamento. Per il quale, tuttavia, occorre mantenere tirata la tendina del tetto in cristallo per isolare il fruscio aerodinamico, altrimenti avvertibile seppur soffusamente. Naturalmente estensiva e raffinata tecnologicamente la “suite” di ausili attivi alla guida. Nonostante le dimensioni, la 500h si muove con buona agilità nel traffico e si lascia condurre con valida precisione tra le curve, facendo dimenticare in buona misura la generosità di peso e dimensioni. Ci sono naturalmente due modalità sportive in aggiunta a quelle standard e comfort, ma la “veste” più rigida e sportiveggiante non si addice in verità del tutto alla LS, ideale per viaggi e trasferimenti veloci in totale comodità. Tanto più che alla naturale tonalità del V6 a benzina viene aggiunta la poco piacevole amplificazione del sistema hi-fi. Lo scatto è incisivo nonostante la massa di 2395 kg (0-100 km/h in 5,5 secondi), complice il cambio piuttosto rapido e diretto, con i rapporti centrali molto ravvicinati; grazie alla meccanica ibrida, i consumi nel corso del test non hanno superato la confortante media di 10 l/100 km.

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