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TEST DRIVEGrande equilibrio e relax in classe Kia Sorento

12.09.18 - 06:00
L’ammiraglia SUV coreana combina accoglienza di qualità superiore con un comportamento dal bilanciamento esemplare. Il recente lifting e l’allestimento GT Line aggiungono più carattere al look
Grande equilibrio e relax in classe Kia Sorento
L’ammiraglia SUV coreana combina accoglienza di qualità superiore con un comportamento dal bilanciamento esemplare. Il recente lifting e l’allestimento GT Line aggiungono più carattere al look

Può un “semplice” restyling cambiare decisamente in meglio un modello esistente? Normalmente siamo abituati ad interventi di cesello, per lo più concentrati su dettagli e sistemi tecnologici di bordo, ma insieme al lifting della grande SUV Sorento – introdotto commercialmente a inizio anno e peraltro modesto a livello estetico – sono arrivati l’inedito cambio automatico a 8 rapporti di nuova progettazione insieme al riuscito allestimento dinamico GT Line: ritocchi che fanno la differenza.

Come cambia dunque l’ammiraglia Kia?
A livello estetico, come accennato, gli interventi sono i “soliti” e propongono come di consueto ritocchi a frontale e retrotreno, grazie a gruppi ottici e paraurti ridisegnati: nulla di trascendentale ma l’impatto suggerisce maggior personalità. Che invece riceve una nutrita iniezione di carattere grazie al nuovo allestimento dai toni sportivi, capace di alleggerire l’insieme per un look del veicolo che passa da piacevole ma razionale e vagamente compassato a ben più fresco e vivace, grazie a tocchi contenuti ma molto riusciti. Comprese ruote di grande diametro e minigonne sottoporta pronunciate. Con l’interno che beneficia in pari misura dei ritocchi; dove anche qui l’accento posto al dinamismo non è mai eccessivo né fuori luogo su un veicolo da famiglia. Sotto il cofano troviamo però le novità più interessanti: se il potente turbodiesel di 2.2 litri a quattro cilindri da 200 cv è invariato, cambia la trasmissione automatica che abbandona la vecchia unità a sei marce – un po’ lentina – in favore di un moderno cambio a otto rapporti di nuova concezione: il salto di qualità è piuttosto radicale. La combinazione motore diesel-nuovo cambio automatico è peraltro l’unica in listino, sempre con trazione integrale, però declinata su tre allestimenti (base, Style, GT Line su base Style) e due varianti di abitabilità: standard a cinque posti o con terza fila aggiuntiva per due persone. Con la top di gamma di prova a quota 59'650 CHF di listino.

La Sorento guadagna perciò un comportamento più sportivo?
Il carattere di fondo della grande SUV coreana, lunga 4,80 metri, non cambia: non è un modello che ispira in modo particolare la sportività d’azione, ma il suo assetto regolabile è riuscito e permette al veicolo di adeguarsi piuttosto bene a tutte le situazioni di guida: dal massimo relax fino alla vivacità. Nel primo caso, la regolazione Comfort regna sovrana per il molleggio soffice e vellutato davvero su ogni asperità; si perde qualcosa in sensibilità ma la marcia risulta quasi su un cuscino d’aria, un “must” in special modo per contrastare lo stressante traffico quotidiano. In Sport, le sospensioni si irrigidiscono senza eccessi, l’auto è più dinamica in ingresso curva e corica un po’ meno pur continuando a conservare una certa inerzia nei cambi di direzione – il peso è prossimo alle due tonnellate –, non aiutata da una sterzata precisa ma sempre leggermente lenta; ma specie nelle volte in successione, tipiche della montagna, con questa regolazione la Sportage si muove con autorevolezza e buona precisione. C’è poi il modo Smart, che non è una personalizzazione dei parametri del veicolo bensì la formula per l’autoapprendimento di bordo: l’auto si adatta col tempo allo stile di guida, adeguandolo al meglio. In tutte le configurazioni, ad ogni modo, la Sportage brilla sempre per un equilibrio pressoché perfetto, che contribuisce a renderla particolarmente amabile. Quanto ai consumi, nel nostro test come di consueto affrontato su percorsi misti, abbiamo fatto registrare medie d’uso reali di 8,5 l/100 km; la modalità permette eventualmente di distillare la massima economia di esercizio pur con un taglio consistente della risposta dell’acceleratore. Invece sempre piuttosto pronta in modalità normale, con il 2.2 common rail da 200 cv dalla risposta regolare seppur priva di particolari picchi di brillantezza (0-100 km/h in10,4 secondi, punta massima 201 km orari), però coadiuvata al meglio da rapidità e fluidità di funzionamento dell’ottimo otto marce automatico.

Accoglienza di alto livello...
È proprio così. Intanto per lo spazio, praticamente sontuoso in ogni direzione; davanti ci si sistema su poltrone di qualità sorprendente, ampie e dotate di un’imbottitura molto consistente che offre un sostegno di qualità superiore sulla distanza, senza mai stancare; dietro, la libertà di movimento è altrettanto rimarchevole specie per le gambe dei passeggeri, con gli schienali anteriori sempre molto lontani ed un equipaggiamento con bocchette di aerazione, prese di corrente, bracciolo centrale e passaggio carichi lunghi. Il divano stesso è regolabile nell’inclinazione e scorrevole longitudinalmente per la massima versatilità, con accoglienza al divanetto di terza fila rapido e ben congegnato ed accoglienza in ultima fila piuttosto confortevole per il genere di sistemazione. Se non servono, le poltroncine di fondo naturalmente scompaiono a filo del piano di carico, a sua volta dai volumi ben consistenti (142/1662 litri). L’arredo dell’abitacolo è sostanzialmente invariato rispetto al modello del debutto ma conserva modernità, razionalità e grande accoglienza, insieme a finiture di pregio con abbondanza di materiali morbidi al tatto, doppie cuciture e costruzione molto curata anche nei dettagli. La posizione di guida è “regale”, da vera ammiraglia, e c’è persino il registro elettrico per i movimenti di base del sedile lato riportato sul lato verso il conducente per poter intervenire in sicurezza e rapidità quando sale un ospite. Chiara e godibile la strumentazione, ampio a sufficienza a completo di ogni connessione lo schermo centrale tattile da 8”. Presente pure la ricarica induttiva per smartphone predisposti. Per descrivere il comfort, infine, basta forse una parola: eccellente davvero. Con un’insonorizzazione di alta qualità “sporcata” giusto da fruscii di rotolamento avvertibili, seppur a bassa frequenza, ed un corredo di ausili attivi alla sicurezza dal comportamento preciso e

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