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PRIME IMPRESSIONIFord Focus, rivista in profondità

24.09.14 - 11:19
Nuovi motori, un inedito inoftainment, tecnologie aggiornate e un frontale bello quanto quello di un’Aston Martin. Dopo appena tre anni la Focus si rinnova. E non poco.
Ford
Ford Focus, rivista in profondità
Nuovi motori, un inedito inoftainment, tecnologie aggiornate e un frontale bello quanto quello di un’Aston Martin. Dopo appena tre anni la Focus si rinnova. E non poco.

Chiedete a qualsiasi esperto del settore, a qualsiasi collaudatore, a qualsiasi ingegnere alle dipendenze di una qualsiasi casa automobilistica quali sono i più grandi pregi della Ford Focus. La prima risposta sarà sicuramente: l’handling. Come si muove lei tra le curve non lo fa nessuna: per l’ovale blu è sempre stato fondamentale offrire un’esperienza di guida appagante. Un sterzo comunicativo per “sentire” cosa succede sotto le ruote anteriori, un assetto da 10 e lode - morbido nell’assorbimento ma dinamico nello spirito - e una guidabilità precisa e reattiva hanno convinto esperti del settore, collaudatori, giornalisti dell’automobile e addetti ai lavori. Tanto che la Focus, al pari della più piccola Fiesta, é diventata da subito il riferimento, l’esempio da seguire nel suo rispettivo segmento. Quindi, già che la Focus sarebbe stata aggiornata in numerosi campo di cui scriveremo tra poco, gli ingegneri hanno deciso di migliorare ulteriormente ciò che già sapeva fare alla perfezione modificando la geometria delle sospensioni, incrementando la rigidità torsionale anteriore, adottando boccole più rigide per ridurre il rollio, rifinendo la taratura degli ammortizzatori, aggiornando il controllo elettronico della stabilità e ricalibrando il servosterzo. Ora non bisogna sbagliare pensando che auto dinamica uguale sospensioni rigide, perché un celebre detto vuole che le sospensioni di un’auto sportiva o addirittura da corsa debbano essere “il più morbide possibile, ma rigide quanto basta”. Quindi anche la Focus era e rimane un’automobile comoda nelle lunghe trasferte, dalla taratura tendenzialmente morbida, con la quale però anche il più smaliziato può “godere” tra le curve per via di quel posteriore che segue in ingresso e un corpo vettura che anche nelle condizioni più critiche non tradisce mai e da fiducia perché chi guida “sente” perfettamente sia la strada e che l’automobile. Dopo un primo contatto con la nuova Focus abbiamo appurato che a fronte di una stabilità invariata è aumentata l’agilità e la precisione (questi ultimi due aspetti sono notevolmente superiori delle concorrenti) e al tempo stesso è anche più facile da controllare. Anche lo sterzo reagisce più rapidamente sebbene la forza che bisogna applicare al volante sia diminuita.

Il secondo aspetto in cui la Ford Focus ha saputo impressionare nel 2011, anno di debutto della terza generazione, è stata la quantità di dispositivi di sicurezza. Telecamere, radar e sensori aiutavano ad evitare (o a ridurre le conseguenze) di un tamponamento, riconosceva i segnali stradali, poteva posteggiare lateralmente da sola e manteneva l’auto nella propria corsia avvisando con una vibrazione sul volante e addirittura correggendo da solo con un movimento sullo sterzo. Nel frattempo anche buona parte delle sue concorrenti che allora ne erano prive si sono rinvigorite di questi dispositivi. Ovviamente in occasione del primo grande aggiornamento anche la Focus amplia l’offerta: la frenata automatica completa funziona non più fino a 30 ma fino a 50 km/h, la frenata d’emergenza alle alte velocità è attiva fino a 180 km/h, oltre a posteggiare lateralmente ora riesce anche a farlo perpendicolarmente. Uscendo dai posteggi, poi, appositi sensori avvisano pure nel caso in cui lateralmente stia sopraggiungendo un’automobile a noi non visibile. Ritornando al controllo elettronico di stabilità aggiornato, in quest’ultimo è stato integrato un dispositivo parecchio astuto che non solo mantiene l’auto stabile in caso di perdita di aderenza, ma che addirittura in caso di una brusca sterzata - reazione tipica in caso di ostacolo improvviso - impedisce che l’auto perda stabilità mettendo in stato di allerta, pronti ad intervenire, tutti i controlli elettronici del caso prima ancora che l’auto sbandi.

Dinamica di guida e sicurezza sono e restano i fiori all’occhiello di un’auto che, in Svizzera, si trova nelle prime posizioni del segmento, con un mix di vendita al 50% tra la versione cinque porte e la familiare STW, offerta a 1’000 franchi in più. L’aspetto estetico non è stato invece gradito a tutti, motivo per il quale si è deciso in gran fretta di aggiornare il frontale implementando il linguaggio estetico applicato all’attuale Fiesta, alla futura Mondeo e in particolare alla Mustang prossima al debutto. Linee più tese e semplici, raffinati dettagli cromati, sguardo accattivante. Inevitabile non riconoscere qualche parentela con le Aston Martin, precedentemente di proprietà del colosso di Detroit. Solo dietro, purtroppo, non si è potuto affinare più di tanto la fisionomia della cinque porte che non piace ancora proprio a tutti.

Stando ai dati globali Polk relativi alle immatricolazioni del 2013, la Ford Focus è stata l’auto più venduta al mondo con quasi 1,1 milioni di esemplari. Tanti clienti non significa solo tanti incassi ma anche tanti feedback da raccogliere ed analizzare, con cui poi migliorare il prodotto sia per fidelizzare i clienti attuali che conquistarne di nuovi. Molti di questi hanno espresso un certo disappunto nei confronti di una plancia troppo affollata da comandi e conseguentemente complicata nell’utilizzo, analogamente a quanto successo all’eterna rivale tedesca Opel. Così Ford ha deciso di semplificare la plancia riducendo di un bel po’ la quantità di pulsanti, ridisegnato un volante con comandi più semplici e, soprattutto, offerto finalmente uno schermo dell’infotianment degno di questo nome. Otto pollici, touch screen: proprio come avrebbe dovuto essere tre anni fa al suo debutto commerciale. Il nuovo sistema funziona, ha una suddivisione in menu abbastanza intuitiva anche se, a conti fatti, non apporta nulla di rivoluzionario nel mondo dell’intrattenimento di bordo automobilistico né risulta particolarmente accattivante nell’aspetto grafico. Semplicemente si offre finalmente ciò che anche la concorrenza propone. Tuttavia Ford punta molto sui comandi vocali SYNC, giunti alla seconda generazione. Funzionano a dovere anche se provate ad imitare qualche accento strano, e oltre alle classiche istruzioni rispondono pure a comandi particolari. Se provate per esempio a dire “ho fame” stilerà un elenco di ristoranti nella zona desiderata - avvalendosi eventualmente pure della guida Michelin - componendo il numero di telefono per voi affinché possiate prenotare un tavolo e impostando di conseguenza il tragitto nel navigatore.

A livello svizzero ma non solo il motore più apprezzato è stato il tre cilindri turbo EcoBoost da un litro, disponibile in due versioni di potenza con 100 e 125 cavalli. Un motore che ha vinto per tre anni consecutivi (un primato ancora imbattuto) il premio “motore dell’anno”. Questo resta sempre ancora disponibile e nella versione da 125 cavalli convince per la potenza sufficiente a districarsi negli obblighi quotidiani a cui può essere sottoposta una Focus. Il motore più equilibrato è tuttavia il nuovo 1,5 litri da 150 cavalli (è disponibile anche con 182 cv) erogante né troppa né troppa poca potenza. Al pari del nuovo 1,5 TDCi va a sostituire i precedenti 1,6 litri replicandone i valori prestazionali ma riducendo il consumo di carburante nel migliore dei casi fino al 19%.

Per una volta, in fin dei conti, rientriamo da una prova su strada di uno dei cosiddetti “restyling” con un bel po’ di impressioni da riportare. Estetica visibilmente rivista, nuovi motori, interni semplificati, guidabilità e dispositivi di sicurezza ulteriormente e sensibilmente incrementati, maggiore dotazione tecnologica. Questo aggiornamento di metà carriera farà molto bene alla Ford Focus. Che ne avesse urgentemente bisogno è dimostrato dal fatto verrà lanciato sul mercato a metà novembre, vale a dire poco più di tre anni dal debutto commerciale della terza generazione. Noi però restiamo sempre dell’idea che la Focus che abbiamo descritto in queste righe avrebbe però già dovuto essere così nel 2011: tecnologie e risorse c’erano, e oltre ad eccellere in due campi sarebbe stata una delle medie più avanguardiste del mercato, senza doversi adeguare già dopo pochi anni di vita. I modi di dire, in questo caso, tornano sempre utili e spesso dicono la verità con sintesi disarmante: meglio tardi che mai.

 

I MOTORI

MotorePotenzaCoppia0-100 km/hVelocità max.Consumo medio
1.0 EcoBoost 100100 cv170 Nm12,6 s187 km/h4,8 L/100 km
1.0 EcoBoost 125125 cv170 Nm11,1 s195 km/h4,8 L/100 km
1.5 EcoBoost 150150 cv240 Nm9 s212 km/h5,6 L/100 km
1.5 EcoBoost 180182 cv240 Nm8,7 s224 km/h5,6 L/100 km
1.5 TDCi 9595 cv270 Nm12,1 s182 km/h3,8 L/100 km
1.5 TDCi EcoNetic105 cv270 Nm12 s189 km/hn.d.
1.5 TDCi 120120 cv270 Nm10,6 s195 km/h3,8 L/100 km
2.0 TDCi150 cv350 Nm8,9 s212 km/h4 L/100 km

 

I PREZZI

MotorePrezzo
1.0 Ecoboost 10021'850 CHF
1.0 EcoBoost 12522'250 CHF
1.5 EcoBoost 15027'050 CHF
1.5 EcoBoost 18030'250 CHF
1.5 TDCi 9526'650 CHF
1.5 TDCi EcoNetic26'650 CHF
1.5 TDCi 12028'450 CHF
2.0 TDCI30'250 CHF

 

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