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TEST DRIVEKIA Sportage: la bestseller di casa si rifà il trucco

28.09.18 - 06:00
In vendita da poche settimane, abbiamo già sottoposto ad una prova completa uno dei modelli più importanti (se non il più importante) per il marchio coreano.
KIA Sportage: la bestseller di casa si rifà il trucco
In vendita da poche settimane, abbiamo già sottoposto ad una prova completa uno dei modelli più importanti (se non il più importante) per il marchio coreano.

La Sportage è davvero così importante per KIA?
Cito solo una cifra: lo scorso anno, nel mondo, veniva venduta una nuova Sportage ogni 69 secondi. Questo dovrebbe già bastare per capire l’importanza strategica di questo modello per KIA, a maggior ragione in Europa in cui i SUV di taglia media sono molto apprezzati da ormai oltre un decennio.

Cambia tanto rispetto a prima?
Da un punto di vista tecnico sono state introdotte alcune novità interessanti, tra cui un propulsore turbodiesel “micro-ibrido”. L’esemplare consegnatoci per la prova era però decisamente più tradizionale; trattasi di un “millesei” turbo-benzina con cambio doppia frizione e trazione integrale, curiosamente allestito nella sua variante d’accesso. Un’occasione in più per verificare quanto appetibile sia una vettura comune in un allestimento non tra i più ricchi. Ad invogliarne l’acquisto c’era sicuramente il prezzo, pari a 35’950 franchi così come allestita.

Non ci hai ancora detto cosa cambia, però…
Giusto. Le principali modifiche ruotano attorno al design esterno, in particolare la sezione frontale che caratterizzato da un paraurti di nuova foggia con inserti decorativi che collegano le prese d’aria inferiori, una fanaleria (Full-LED) di ridisegnati e un nuovo alloggiamento per i fendinebbia. Dietro le modifiche si limitano ad una lieve rivisitazione dei fanali (anch’essi a LED) mentre l’abitacolo vede l’arrivo di un nuovo volante e un quadro strumenti aggiornato. A chiudere il cerchio ci pensano ruote in lega da 17 o 19 pollici dal disegno inedito.

Tecnologicamente parlando non vi sono molte novità, insomma…
Ni. Nel senso che la KIA Sportage è sempre stata ben equipaggiata in tal senso, con un sistema di intrattenimento e navigazione tra i più completi e intuitivi in circolazione (ora lievemente aggiornato) come pure una lunga lista di sistemi di sicurezza attiva ora ancora più completa. Non vi sono novità eccitanti quindi, ma il livello di partenza era già comunque alto.

Parliamo invece della vita a bordo. Basta per una famiglia?
Cominciamo dal vano bagagli, che nella sua semplicità vanta una capienza a ridosso dei 500 litri. La vera sorpresa è in ogni caso il divano posteriore, che grazie ad una seduta più alta di 3 cm e il livello del pavimento abbassato di 4 cm fa si che vi sia uno spazio sovrabbondante per quattro occupanti, sia per quanto riguarda le gambe e la testa. Anche davanti si sta seduti molto bene, con una posizione di guida ampia e una buona ergonomia. La plancia è ordinata e i comandi tutti ben raggiungibili. L’approccio costruttivo è al solito molto asiatico, con materiali generalmente non pregiati fatta eccezione per gli interruttori di buona qualità, privilegiando in termini generali la concretezza; basti vedere la presenza della protezione per le slitte dei sedili o la le bocchette d’aerazione posteriori.

KIA ultimamente ci ha sempre stupito quanto a qualità di guida. Lo stesso vale anche per la Sportage?
Partiamo dal motore (1.6 T-GDi) che avendo dalla sua 177 cv lascia intendere che la nostra Sportage non resti proprio ferma al palo. E in effetti è così: con uno scatto da 0 a 100 km/h coperto in 9,1 secondi e una velocità massima di 201 km/h sfoggia prestazioni sicuramente interessanti sorrette da un buon cambio a doppia frizione, veloce anche nell’uso sportivo. Soffre unicamente la cilindrata un po’ ridotta a causa della quale, nel riprendere velocità in autostrada, si trova spesso costretta a scalare rapporto a causa della mancanza di “corpo”, nonostante i 265 Nm disponibili costantemente tra 1’500 e 4’500 giri/min. riportati sulla scheda tecnica. In ogni caso su strada la Sportage è assai piacevole, senza un particolare sapore ma con qualità dinamiche interessanti. In particolare ci piace la prontezza e la precisione ai piccoli angoli dello sterzo, seppur sia al solito un po’ leggero. Molto stabile, la Sportage continua ad essere rassicurante in ogni condizione d’impiego e ben sostenuta da interventi dell’elettronica molto precisi e poco invasivi, mentre l’impianto frenante è ben modulabile e assicura degli spazi d’arresto brevi. L’assetto garantisce inoltre un buon molleggio senza cedere troppo terreno al coricamento; al buon comfort contribuiscono inoltre i cerchi da “soli” 17 pollici vestiti di riflesso con una gommatura non esasperata. A ‘sporcare’ questo bel quadro c’è solo la trazione integrale che spinge la Sportage verso un pronunciato sottosterzo nelle uscite di curva più brillanti, come pure la silenziosità che non è tra i suoi principali atout. I consumi rilevati si aggirano attorno ad una media effettiva di 8,5 l/100 km.

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