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TEST DRIVELa Leon CUPRA per famiglie: ecco una ricetta di assoluto successo

15.05.18 - 09:20
Alle prestazioni di spessore abbina praticità e trazione integrale, offrendo il tutto a un prezzo che più concorrenziale non si può. Detto tutto?
La Leon CUPRA per famiglie: ecco una ricetta di assoluto successo
Alle prestazioni di spessore abbina praticità e trazione integrale, offrendo il tutto a un prezzo che più concorrenziale non si può. Detto tutto?

Partiamo dalla base di qualsiasi CUPRA: le prestazioni.
Queste non mancano di certo nemmeno nella versione per famiglie, che in casa abbreviamo con la sigla ST. Nel vano motore alloggia il noto 2 litri TSI da 300 cv e 380 Nm, il quale assicura prestazioni di rilievo anche grazie all’aiuto della trazione integrale e del cambio a doppia frizione: 4,9 secondi per scattare da 0 a 100 km/h e una velocità massima di 250 km/h. Il tutto, che ci crediate o no, con un consumo medio effettivo di appena 9 litri ogni 100 chilometri percorsi. Non vorremmo iniziare a fare i razionali accantonando sin da subito gli aspettI più emozionali, ma come avrete modo di leggere la Leon CUPRA ST è fenomenale proprio per la sua abilità nell’unire elementi assai diversi e in contrasto tra loro, dando forma ad un compromesso ideale. E di fatto nell’uso quotidiano la CUPRA ST si rivela una… normalissima Leon: non senti il motore, l’assetto non è rigido, il DSG molto dolce nelle cambiate. Di principio, tra tutte e quattro le modalità di guida disponibili, si tende infatti a circolare selezionando la “Comfort” dato che lo sterzo preciso e comunicativo e l’assetto che cerca un buon contatto con l’asfalto la rendono assai gradevole.

Ma è rimasta un po’ di sportività da qualche parte?
Quando fanno capolino le prime curve e la voglia è quella di godersele sorge però un problema: il rollio diventa più pronunciato e le reazioni piuttosto lente. Quindi si punta dritti alla modalità “Sport” con la quale il propulsore acquisisce una tonalità più interessante e l’assetto si irrigidisce ancorandola al terreno. Ma la sua vera ragione d’essere sta un passo ancora più avanti, quando selezionerete la modalità “CUPRA”. Qui le buone notizie iniziano con il fatto che le sospensioni non diventano mai eccessivamente rigide lasciando quindi spazio alle informazioni provenienti da pneumatici e corpo vettura, il che rende l’interazione conducente-automobile particolarmente coinvolgente. Inizialmente si potrebbe rimanere un po’ delusi dal fatto che le prestazioni rettilinee non siano esplosive e che tra le curve risulti meno tagliente rispetto alle ‘gemelle’ a tre porte con trazione anteriore, differenziale autobloccante e cambio manuale. Dobbiamo però ricordarci che la ST è la variante familiare all’interno della famiglia CUPRA, e che quindi preferisce rassicurare con un invidiabile equilibrio piuttosto che impressionare per la sua esplosività. E posso dire una cosa? Hanno fatto bene a darle questa connotazione.

È davvero quel compromesso ideale di cui si parlava?
Alla luce dei fatti non potremmo definirlo diversamente anche solo analizzando le sue caratteristiche di guida: è veloce e consuma poco, puoi mettere il pedale destro a tavoletta in uscita molto prima di quanto saresti portato a fare nella più totale efficacia e sicurezza. Per alcuni ciò può risultare un po’ tiepido, ma in quest’ottica la SEAT Leon ST CUPRA offre un pacchetto generale che è estremamente difficile (per non dire impossibile) trovare sul nostro mercato tra prestazioni, consumi, comfort, praticità e prezzo. Soprattutto il prezzo gioca un ruolo fondamentale, dato che un esemplare come questo è proposto a 46’350. Vi sfido davvero a trovare qualcosa di equiparabile (e migliore) ad un cifra inferiore.
In effetti ci stavamo quasi dimenticato della praticità…
Sia l’accessibilità che la disponibilità di spazio della sezione posteriore è molto buona, mentre il bagagliaio ha dalla sua una notevole capienza (587 litri), un vano regolare e una soglia di carico bassa. Aspetti che prima o poi si finisce per apprezzare. La trazione integrale conferisce poi quella sicurezza di mobilità indipendentemente dalle condizioni climatiche che i consumatori elvetici apprezzano sempre di più.

Altro da aggiungere?
In effetti mi stavo quasi dimenticando di spiegare il perché abbiamo deciso di provarla. I più attenti si saranno ricordati che una Leon CUPRA in questa configurazione (ST, con trazione integrale) ancora non esisteva. L’occasione per introdurla è stato il classico aggiornamento di metà carriera che ha interessato prima la Leon e successivamente la sua versione sportiva. Fari anteriori e posteriori rivisitati, nuovo disegno dei cerchi in lega e due colori inediti: all’esterno è cambiato ben poco, anche perché c’era ben poco da cambiare con un design quasi senza tempo come il suo. Anche dentro, fatta eccezione per il rinnovato sistema di intrattenimento e navigazione, non vi sono stati grandi variazioni. L’ambiente sportivo della CUPRA è sempre ancora piuttosto ‘normale’ e a tratti sottotono; forse il suo unico vero difetto. Certo c’è un volante sportivo a tre razze e pannelli porta parzialmente rivestiti in Alcantara, un materiale quest’ultimo che, abbinato alla pelle, ritroviamo nel rinnovato rivestimento dei sedili sportivi a guscio, che sono peraltro molto contenitivi. Ma forse la volontà non gridare ai quattro venti tutto il suo potenziale ben si integra nella sua filosofia.

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