Per il 2023 è previsto un forte aumento dei costi legati alle casse malati. La proposta del Presidente di Santésuisse, Martin Landolt, per contrastare questa tendenza
BERNA - All'inizio di settembre, il ministro della Salute Alain Berset ha annunciato un progetto mirato a ridurre le spese legate alla sanità. Una cosa è certa: i costi della salute in Svizzera stanno esplodendo e questo si riflette anche negli alti premi dell'assicurazione malattia. Santésuisse prevede un aumento dei premi del 10%.
Il problema: «L'ultima volta, a causa di pressioni politiche, i costi non sono stati completamente trasferiti sui premi, ma si è attinto alle riserve. Le intenzioni erano buone, ma così non si sono fatti un favore. I politici avrebbero dovuto sapere già allora che questo modello non era sostenibile», afferma il presidente di Santésuisse Martin Landolt in un'intervista al "SonntagsBlick".
Come misura contro l'aumento dei costi nel settore sanitario, l'associazione delle assicurazioni sanitarie istituirà quest'anno una nuova organizzazione tariffaria nazionale, afferma Landolt. Tutti i partner tariffari dovranno essere coinvolti in questa organizzazione.
Landolt ritiene inoltre che valga la pena di prendere in considerazione una legge nazionale sugli ospedali, in quanto «terrebbe conto del federalismo, ma allo stesso tempo promuoverebbe l'accorpamento dei servizi». Il contesto: spesso la chiusura di un ospedale significava anche la fine della carriera di un consigliere di governo. Per questo motivo, a livello nazionale, deve esistere una base giuridica corrispondente che sostenga i governi cantonali.