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SVIZZERACommercio al dettaglio: persi 6'000 punti vendita dal 2010

26.06.18 - 17:21
A registrare il maggior numero di chiusure di filiali è stata La Posta, successo invece per i discount come Denner, Aldi Svizzera e Lidl
Keystone
Commercio al dettaglio: persi 6'000 punti vendita dal 2010
A registrare il maggior numero di chiusure di filiali è stata La Posta, successo invece per i discount come Denner, Aldi Svizzera e Lidl

ZURIGO - Il commercio al dettaglio in Svizzera ha perso circa 6000 punti vendita tra il 2010 e il 2017. A farne le spese sono state soprattutto le società o le marche "troppo piccole" e "dal posizionamento poco definito", ha sottolineato l'istituto di ricerche di mercato GfK nel suo studio annuale dedicato al settore. Al contrario il numero di negozi online registrati in Svizzera supera i 10'000.

La Posta è l'impresa che ha segnato il più elevato numero di chiusure di filiali con una calo del 35% tra il 2010 e il 2017. Il numero dei punti vendita è diminuito anche tra i negozi specializzati in prodotti non alimentari, in particolare quelli di articoli sportivi e multimediali (-28%), di libri (-27%) e di abbigliamento (-12%). In quest'ultimo settore la riorganizzazione non è ancora terminata e dovrebbe continuare nel 2018, sottolineano gli autori dello studio.

Al contrario certi settori hanno registrato un aumento del numero di punti vendita, in particolare quelli alimentari a basso prezzo (+31%), di profumeria e cosmetici (+26%) come anche quelli di arredamento (+16%). In progressione anche quelli dei distributori di benzina e i negozi di quartiere (+12%).

Successo dei discounter

I discounter Denner, Aldi Svizzera e Lidl hanno tutti registrato una netta progressione del loro giro d'affari nel 2017 con un aumento rispettivamente del 3%, 2,6% e 10%, secondo le stime del GfK. Lidl è salita dalla nona alla settima posizione tra i più grandi dettaglianti in Svizzera, registrando vendite di 1,1 miliardi di franchi.

A titolo di paragone Migros ha visto il suo giro d'affari scendere dello 0,7% a 14,3 miliardi di franchi l'anno scorso, mentre le vendite del concorrente Coop sono progredite dello 0,7% a 12,8 miliardi.

Nel 2017, con un calo del fatturato dello 0,9% su base annua a 91,5 miliardi di franchi, il commercio al dettaglio nel suo insieme si è contratto meno fortemente rispetto ai due anni precedenti. La situazione dovrebbe tuttavia restare difficile quest'anno in un contesto di mercato saturato, anche se segnali positivi si sono fatti sentire. Nei primi cinque mesi dell'anno il commercio al dettaglio elvetico ha segnato un aumento del giro d'affari dello 0,7%, sottolinea GfK.

Oltre al turismo degli acquisti, che si mantiene ad alto livello, anche la digitalizzazione fa parte delle grandi sfide dei commercianti. Nella vendita online e per posta il giro d'affari nel 2017 è cresciuto del 10% su base annua a 8,6 miliardi di franchi, aggiunge il GfK.

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