A Vacallo una delle ultime inaugurazioni. Meno consumi ed emissioni, benefici in bolletta e soprattutto sulla salute: eppure il Ticino è poco sensibile
VACALLO - Residenza DeltaRosso è solo fra gli ultimi progetti con cui il Ticino ha provato a vivere, e abitare, in maniera un po' più etica. Sei piani, nuova costruzione su edificio preesistente; "la casa sulle rovine del passato", quelle della vecchia osteria Ostinelli di Vacallo, all'angolo esatto di quattro strade.
Oltre 600 certificazioni nel nostro cantone - Consumi zero, emissioni nulle; alta tecnologia in grado di coprire per intero il fabbisogno energetico di sedici appartamenti e uffici. Inaugurato la scorsa settimana, finalmente concluso nei dettagli ma occupato ormai da un anno, è un unicum in Svizzera, dove le certificazioni degli edifici a basso consumo Minergie, standard di costruzione supportato da Cantoni e Confederazione, sono però già 35'559; 644 in Ticino.
Un milione di persone in Svizzera ci vive o lavora già - «Tutti gli edifici Minergie sono caratterizzati da un involucro ben isolato termicamente, un ricambio sistematico dell’aria interna e una produzione di calore efficiente e che utilizza fonti rinnovabili – spiega Milton Generelli, direttore per la Svizzera italiana di Minergie Svizzera, associazione che quest'anno celebra il ventennale - Dal 2017, tutti gli edifici Minergie hanno una produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili».
Tre livelli di efficienza (e rispetto per l'ambiente) - «Sempre dal 2017, chi desidera spingersi oltre alla certificazione base può scegliere Minergie-P, caratterizzato da un involucro termico estremamente isolato a riduzione massima del fabbisogno energetico invernale, oppure raggiungere il massimo con Minergie-A, dove la produzione di energia sul posto copre l’intero consumo energetico dell’edificio. A queste può essere aggiunto il complemento Eco, che va oltre, curando gli aspetti di ecologia e salute nella costruzione. In Svizzera tutto ciò si traduce in oltre 50 milioni di m2 certificati e oltre 1 milione di utenti che vivono o lavorano in edifici Minergie».
Ma in Ticino gli edifici più audaci sono solo cinque - Il cerchio ovviamente si restringe man mano che si sale. Così, in Ticino i P sono 107, gli A 106; P-Eco e A-Eco solo 5. Oltre a due residenze private a Gordola e Lugano Besso, il top è rappresentato dalle scuole di Lugaggia, la sede Aet di Monte Carasso e l'istituto di ricerca Agroscope di Cadenazzo.
La prima facciata opaca, per non disturbare il traffico - «DeltaRosso non è la prima struttura a consumare zero, ma è la prima facciata opaca, nera, che non disturba il traffico e dove tutto è integrato in maniera invisibile: fotovoltaico, solare termico, griglie per il ricambio d'aria, cavi per il collegamento elettrico. Non ci si rende conto di quello che è se non lo si sa», riconoscono i progettisti, architetti Stefano De Angelis e Maria Mazza dello studio deltaZERO di Paradiso.
Etica versus mercato: «Ne vale davvero la pena?» - Senza nascondere, però, le difficoltà che li hanno accompagnati lungo vent'anni di percorso verso «un difficile equilibrio fra etica professionale e mercato», mettendo alla prova la loro convinzione e resistenza. «Più volte avremmo voluto gettare la spugna davanti a problemi che sembravano insormontabili. Spesso ci siamo chiesti se ne valesse davvero la pena».
«Sì: perché l'inquinamento uccide più di una guerra» - Vale, assicurano oggi, più consapevoli che «senza rischio non c'è innovazione». E non solo per le bollette che si assottigliano. «Con un po' più di attenzione, potremmo contribuire a ridurre emissioni che ogni anno nel mondo causano 3 milioni di morti generati dall'inquinamento atmosferico, più di una guerra, e costi per la salute che, solo in Europa, ammontano a 1'600 miliardi. Inoltre i danni ambientali, che in Svizzera sono raddoppiati in trent'anni, in mancanza di correzioni urgenti entro la fine del secolo potrebbero portare a costi superiori al 10% del Pil. DeltaRosso, per esempio, evita mille tonnellate di CO2 emessa durante i 40 anni del suo ciclo di vita, rispetto ad un edificio tradizionale».
Ma «se non si vede il guadagno immediato, non si fa» - Eppure, «se non si vede il guadagno immediato, non si fa». Perplessità, resistenze, nella Svizzera che si è conquistata la nomea di Paese che ama l'ambiente; ma, forse, non in tutto e per tutto meritato. Non una sorpresa grossa, in fondo, e per ovvi motivi. Anche nelle università della Cina, dove de Angelis e Mazza vengono invitati a tenere diverse conferenze e seminari sul futuro degli edifici e delle città, e dove è stato pubblicato in cinese e inglese il loro manuale "Designing objects buildings cities", alla fine la domanda puntuale arriva. "Sì, ma quanto costa?".
Costi? «Meno degli altri edifici. E in più si risparmia» - «Meno di quanto si creda - rispondono - I costi di realizzazione di DeltaRosso sono stati recentemente confrontati con quelli di alcuni edifici campione costruiti oltralpe con tecnologia tradizionale, quindi non a risparmio energetico, dalla Ecas di Winterthur, ditta specializzata in analisi e consulenza immobiliare: a grande sorpresa, è costato meno degli altri». E gli appartamenti sono «tutti affittati, meno quello campione che ci è servito per le recenti presentazioni», al prezzo di «circa 200 franchi a metro quadro, fascia medio-alta».
Il cittadino non è ancora pronto: di chi è la colpa? - Ma «abbiamo ancora molta strada da fare quanto a sostenibilità ed etica». Il Ticino, soprattutto, si mostra poco ricettivo, sensibile all'argomento. «In Svizzera le competenze tecniche sono molto elevate, ciò nonostante purtroppo chi opera nel settore e crede in una progettazione rispettosa dell'ambiente non è riuscito a trasmettere un messaggio fondamentale alla società e al mondo politico: oggi abbiamo le tecnologie per evitare di scaricare enormi quantitativi di sostanze inquinanti nell'aria che respiriamo, e tale sforzo sarebbe facilmente ammortizzabile».
«Irresponsabile e ingiusto verso i nostri figli» - Anzi, «se si considera l'intero ciclo di vita di un edificio, tale investimento rappresenta innegabilmente un guadagno importante anche in termini economici. E se si inseriscono nel consuntivo anche i costi in ambito sanitario e i danni per catastrofi ambientali, in aumento anche nel nostro Paese quale conseguenza dell'aumento delle temperature, si giunge facilmente alla conclusione che non agire è irresponsabile e ingiusto nei confronti dei nostri figli. Il cittadino svizzero non è forse ancora pronto per gli edifici a consumo zero, ma almeno quelli senza emissioni inquinanti dovrebbero essere obbligatori per legge».