I ticinesi si lamentano soprattutto dei soldi: affitto alto e imposte eccessive dovute ai comuni. Se non se ne vanno, ironia della sorte, è per ragioni economiche
LUGANO - A potere, tre inquilini su quattro in Svizzera cambierebbero casa. Pochi poi lo fanno: «Solo uno su quattro è pronto a traslocare nel giro di un anno», afferma Nina Spielhofer, esperta immobiliare di comparis.ch. Ma nel segreto di un consultazione online, che lo scorso aprile ha coinvolto 4'175 cittadini tra i 18 e i 74 anni, lo ammettono: si trasferirebbero volentieri, non fossero fermati da motivi economici in due casi su tre.
Svizzera e Ticino a confronto - La rappresentatività del numero e di un sondaggio che mette alla prova desideri e intenzioni passa in secondo piano dinnanzi alle motivazioni che guidano le risposte: e che segnalano dove si nasconde l'insoddisfazione maggiore, mettendo in luce le divergenze di percezione che esistono fra il Ticino e il resto del Paese.
Il rumore mette tutti "d'accordo" - Tutti d'accordo sul rumore, in testa alle ragioni di malcontento: ormai un individuo su tre si lamenta di un appartamento poco, male o per nulla insonorizzato. In questo caso, svela Spielhofer a tio.ch/20minuti, il Ticino è perfettamente in linea con il resto della Svizzera.
«L'affitto è caro», soprattutto qui - Quando però si parla di soldi, ecco che il malcontento locale cresce a dismisura. I costi d'affitto indispettiscono il 22% della gente elvetica, ma ben il 31% dei ticinesi; il 17% (23% in Ticino) segnala difetti, altrettanti deplorano gli standard di costruzione. E un buon 16% non sopporta bagno, cucina o terrazzo, causa mancanza di dotazioni.
Del locatore non ne possiamo più - Il 13% non ne può più del locatore, poco professionale (61%), scortese (50%) e difficilmente reperibile (25%). Anche in questo caso, il ticinese si mostra più insofferente degli altri: la percentuale di chi ha cattivi rapporti con la controparte o con l'amministratore del condominio sale al 21%. La temperatura interna è una pecca per il 14%, la luce per l'11%, entrambe considerati cause di malumore. L'8% riorganizzerebbe del tutto gli spazi e la disposizione delle stanze.
Che invidia: lui paga meno di me - Se invece si allarga l'area d'indagine, estendendola a quel che sta intorno all'edificio, ecco che immancabili arrivano i vicini (15%), dopo le imposte troppo alte dovute al comune (21%) e il baccano che viene da fuori (19%). Fa la sua parte l'invidia: il 4% è convinto, senza motivo, che il dirimpettaio paghi meno di canone.
La cultura, questa sconosciuta - Alla pari con il pessimo vicinato, a irritare in Ticino c'è la pochezza delle offerte culturali, che nel resto della Confederazione è solo al nono posto. Al quarto posto la lontananza dalla famiglia o dagli amici (12%), poi la mancanza di negozi nei pressi (11%): in Svizzera, invece, risultano invertite in classifica.