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SVIZZERASunrise non accetterà più disdette per lettera o email. Scattano le proteste

04.05.18 - 12:18
Per revocare un contratto occorrerà passare per la chat o per il call-center
Keystone
Sunrise non accetterà più disdette per lettera o email. Scattano le proteste
Per revocare un contratto occorrerà passare per la chat o per il call-center

ZURIGO - Niente più disdette per lettera o per email: per revocare un contratto presso Sunrise occorrerà passare per la chat o per il call-center. Secondo i rappresentanti dei consumatori si tratta di una prassi astrusa e contraria agli interessi della clientela. L'operatore risponde che in tal modo si evitano malintesi.

Sempre più clienti beneficiano di pacchetti che comprendono telefonia, internet e televisione, spiega all'ats Therese Wenger, portavoce dell'azienda. "Purtroppo sussistono spesso ambiguità nelle comunicazioni scritte di recesso e sono necessarie domande, che possono essere facilmente chiarite per telefono o per chat nel contatto diretto con il cliente".

Il nuovo sistema - che entrerà in vigore il 28 maggio - comporterà vantaggi anche per il cliente, si dice convinta Wenger: non dovrà infatti più scrivere lettere. Rimane per contro immutato l'approccio quando si passa direttamente a un altro operatore che si occuperà poi in prima persona della disdetta.

La Fondazione per la protezione dei consumatori (FPC) critica aspramente la novità proposta da Sunrise. Per diversi clienti rischia di essere spiacevole dover spiegare a un collaboratore dell'azienda il perché si vuole recedere dal contratto: probabilmente inoltre i dipendenti di Sunrise cercheranno di far cambiare idea alla controparte.

La FPC teme inoltre che il cliente non possa più dimostrare per iscritto il passo effettuato. A questo proposito la portavoce Wenger ribatte che "naturalmente il cliente riceverà una conferma scritta".

Per FPC il modo di procedere di Sunrise non è comunque degno di un'azienda presente ormai da tempo sul mercato. La fondazione invita l'impresa a rinunciare al suo progetto.

Secondo Ralf Beyeler, esperto presso il servizio di confronti internet Moneyland, la novità è "una porcheria", il cui scopo è evidente: offrire ai clienti che vogliono disdire l'abbonamento delle offerte più economiche. I nuovi contratti avrebbero poi una scadenza di 24 mesi.

Per la direttrice di FPC Sara Stalder giuridicamente non vi è peraltro nulla da eccepire: ogni azienda può fissare le sue regole nelle condizioni generali. "A nostra conoscenza Sunrise diventerebbe però l'unica impresa a non accettare una disdetta scritta".
 
 

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