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TICINO«Noi, restii all'e-banking per mentalità»

02.03.18 - 10:00
Non c'entra la paura: «Rischi non ce ne sono». I ticinesi, semplicemente, sono troppo affezionati allo sportello
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«Noi, restii all'e-banking per mentalità»
Non c'entra la paura: «Rischi non ce ne sono». I ticinesi, semplicemente, sono troppo affezionati allo sportello

LUGANO - Siamo i primi a navigare nella rete per consultare Wikipedia, leggere le notizie online, fare ricerche sulla salute. Quando si tratta di soldi, però, ci tiriamo indietro. In Ticino solo il 52% degli internauti, negli ultimi tre mesi, ha usato l'e-banking, a fronte del 68% media nazionale. Angelo Consoli, docente Supsi e responsabile del gruppo sicurezza sulla criminalità informatica, perché: forse abbiamo più paura degli altri? 

«Io penso che il problema sia la nostra mentalità, che ci spinge ad andare allo sportello. Il concetto è: "Già che ci sono, passo"».

Ma l'e-banking è davvero sicuro?

«Lo è. I sistemi per infiltrarsi ormai sono cambiati. Oggi sono attacchi alla persona, al fattore umano. Non si prende di mira la banca. Si installa qualcosa sul pc privato, con un'azione di phishing attraverso la posta elettronica».

Le famose e-mail inviate dalla "banca"?

«È il phishing più classico, usato fino a qualche anno fa. Ma ormai tutti sanno, o dovrebbero sapere, che la banca non spedisce e-mail con link e richieste di informazioni o credenziali. Un tempo, a queste e-mail fasulle abboccava il 5%. Adesso non funzionano più».

Come si arriva ai soldi, oggi?

«Si studiano i profili personali, si mandano e-mail che non c'entrano nulla con il settore bancario. C'è una componente di cosiddetta "ingegneria sociale": si sfruttano le debolezze del singolo. Ma l'e-banking in se è sicuro. Le banche hanno troppo da perdere». 

E-banking tramite pc o smartphone: cambia qualcosa?

«No. Personalmente scelgo il pc, ma per questione di praticità, non di sicurezza. Non dipende dal mezzo, ma dall'uso che se ne fa, quanto il sistema è aggiornato e le applicazioni sono indipendenti l'una dall'altra. Oggi uno smartphone di ultima generazione è più sicuro di un vecchio computer con antivirus». 

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COMMENTI
 

Vhpd 6 anni fa su tio
Il punto debole dell'online banking è l'essere umano, siamo noi i vulnerabili attualmente, con un po' di social engineering con certe persone è un attimo ottenere tutto, da dati personali a soldi... Finchè non si capiranno certi nuovi meccanismi e non ci si farà un po' furbi e svegli certi strumenti meglio non usarli. Siamo comunque in un epoca di transizione, mi vedo male la coppia di 80enni che non ha mai usato un PC cambiare ora, quindi continuino ad usare la carta che tutto andrà bene. In ogni caso non darei la colpa delle truffe direttamente agli online banking o a internet, internet è un nuovo mondo, un nuovo mezzo, bisogna capirlo e fare molta attenzione, perchè come ti truffano con un falso nipote e ti fanno consegnare denaro contante, ti truffano online spacciandosi per una banca.

Mattiatr 6 anni fa su tio
Bello vedere come quelli in difetto sono quelli che lo usano. Casualità degli eventi a scuola sto trattando proprio questo tema. Si parla di nazioni come Svezia e Danimarca che vogliono abolire i pagamenti ''materiali''. Ho letto articoli secondo la quale siamo in dietro. Perché deve essere il futuro? Per come la vedo io è più facile farsi truffare on-line rispetto che con la carta. Basti vedere tutte quelle truffe come i 50'000.- che una signora ha donato il mese scorso ad un amante conosciuto on-line. Secondo me se fosse andata in banca a ritirare 50'000 franchi sarebbe stata un po' più riluttante. Con l'e-banking non vedi dove vanno i soldi, sempre se si possono chiamare soldi. Sono dei codici, se ci fossero dei problemi tecnici ai software o all'hardware che fanno funzionare questo sistema ci ritroveremmo nel caos totale. Inoltre quante volte vi è capitato che la carta non funzionasse vs quante volte non è funzionata la banconota?

87 6 anni fa su tio
Risposta a Mattiatr
Nelle macchinette con la fessura delle banconote (p.es pagamento degli autosilo), ho avuto problemi a pagare con un 20.- fr, dovendo utilizzare il 100.- e ricevendo il resto in monete da 2.-fr. Da allora utilizzo le carte, l'ingombro e il peso nel borsino sono minori rispetto al contante. I problemi con le carte sono dovuti alla cattiva conservazione delle stesse da parte dei clienti e dalla pidocchieria nella manutenzione degli apparecchi di lettura da parte dei negozianti. Contro le banconote posso dire che qualche anno fa a carnevale so di una recluta militare che ha ricevuto come resto una banconota spiegazzata e sbiadita (100.-fr); con la stessa banconota ha pagato delle bevande (4.-fr?) alla caffetteria della piazza d'armi; si è reso conto che il resto ricevuto al carnevale era una banconota falsa, per cui oltre al denaro perso con quel resto (100.-), ha dovuto pagare anche la sanzione della polizia militare. Che sia stato a conoscenza del denaro falso o meno, i 100.- fr li avrebbe persi comunque. Non è difficile saper gestire il denaro "elettronico", dire che non sia gestibile come il denaro "palpabile" è solo una debole scusante.

roma 6 anni fa su tio
...mi piace ancora scambiare 4 chiacchiere con il buralista.

neuropoli 6 anni fa su tio
io vado tutto per ebanking... troppo comodo.

Bär 6 anni fa su tio
non gestirei mai i miei soldi dal computer di casa come i soldi del monopoli! Non mi fido e mai farò affidamento su questi strumenti
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