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CANTONEMa quali Stati Uniti, il futuro è la Corea

29.12.17 - 06:39
Seul spunta come meta per soggiorni linguistici con cui i giovanissimi vogliono cominciare a costruirsi una carriera
Ma quali Stati Uniti, il futuro è la Corea
Seul spunta come meta per soggiorni linguistici con cui i giovanissimi vogliono cominciare a costruirsi una carriera

LUGANO - Che cosa sono le lingue in fondo, se non un'opportunità in più di carriera? In un mondo sempre più globalizzato, non perdono di appeal; e le esperienze di studio all'estero ancora servono a rendere accattivante un curriculum.

Qualcosa, però, è cambiato, rispetto al passato anche recente. Non per il tedesco, che tiene banco nonostante lo strapotere dell'inglese, in testa fra le preferenze con una rosa variegata di città fra cui scegliere e l'Australia che, conferma Serena Dolci, country manager di Ef per il Ticino, cresce rispetto alla solita Inghilterra. «La maggior parte rimane in Europa, anche per una ragione di costi. Quando però il soggiorno linguistico è lungo, allora le mete prescelte sono ripartite equamente fra Inghilterra, Stati Uniti e Australia».

Non per lo spagnolo, che resta poco appassionante. Ma per il francese sì, sempre più al ribasso. «In Svizzera tedesca la richiesta è ancora alta. In Ticino è in calo costante. Ormai siamo sotto il 5%». 

La notizia, però, oggi non è neppure questa. È l'Oriente, potenza economica e culturale che affascina ormai fasce d'età sempre più basse; e soprattutto la Corea, che fa capolino e minaccia col tempo di spodestare l'ultimo Giappone. Gli analisti l'hanno già detto in tempi non sospetti, all'epoca di Expo 2015: è lì che va cercato il nuovo trend, lo comprenderemo quando cominceranno a spuntare ristoranti coreani invece dei vecchi cinesi o più recenti nipponici.

A sorpresa, le convinzioni dei ragazzi precorrono i tempi: «In Ticino registriamo già diverse richieste, anche da parte di giovanissimi: 13, 14, 15 anni. Subiscono il fascino della cultura pop asiatica e dimostrano di avere le idee chiare. Mi è capitato il caso di una ragazzina che la madre voleva convincere a rinunciare a Seul e a ripiegare sull'inglese. Le ha risposto "Ok, ma vado a studiarlo a Singapore"».

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