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CANTONE/CONFEDERAZIONEIl grande paradosso elvetico: campioni di e-commerce, ma i giovani...

24.10.17 - 05:59
Non si investe abbastanza sulla formazione dei talenti, che potrebbero far spiccare il volo alle aziende locali prive di adeguate competenze
Il grande paradosso elvetico: campioni di e-commerce, ma i giovani...
Non si investe abbastanza sulla formazione dei talenti, che potrebbero far spiccare il volo alle aziende locali prive di adeguate competenze

LUGANO - Pensare che l'e-commerce è quel che trascina la Svizzera. Se lo scorso anno il commercio al dettaglio ha potuto segnare un +1%, con fatturato da 32,6 milioni di franchi, è grazie alle opportunità offerte dall'online. Non esistesse, saremmo qui a far fronte a tanti segni meno, come invero accade a quanti non hanno saputo approfittare della rete. Inegozi tradizionali soffrono; non si salvano nemmeno centri commerciali (-0,4%) e ipermercati (-0,9%), indica l'ultimo rapporto dell'istituto di ricerca Nielsen Schweiz.

Al top con internet, distribuzione, mezzi di pagamento - Pensare poi che le potenzialità dello shopping mobile sono sfruttate solo in maniera parziale. Anzi, marginale; una colpa ancora più grossa in un Paese che, sulla carta, potrebbe fare di gran lunga meglio di tutti. «Siamo di fronte al cosiddetto Swiss paradox», riflette Carlo Terreni, presidente di Netcomm Suisse, elencando i fiori all'occhiello di una nazione che ha ben di che vantarsi. «Le condizioni quadro per il successo dell'e-commerce ci sono tutte: un'eccellente penetrazione internet, un'efficiente distribuzione e logistica, ampia fiducia e diffusione dei mezzi di pagamento online. In questo la Svizzera è al top».

85% di e-shoppers: in maggioranza donne, 39,6 anni - E infatti «l'e-commerce non smette a crescere, in un territorio iperdinamico, iperconnesso e con grande capacità di spesa». Con 4 milioni 800mila di online shoppers - 52% donne, età media 39,6 anni - che hanno acquistato almeno una volta negli ultimi mesi, pari a oltre l'85% della popolazione, «siamo il paradiso dell'e-commerce». Appetibile alla aziende straniere, che subodorano l'affare e scalpitano per trovare clienti qui.

Mancano le competenze - e andiamo più lenti - Perché eccola, la nota di demerito in un quadro che sembra aver solo cose belle da dire. «Mancano le competenze. Se non si possiedono, il rischio di fallire è molto alto. E mentre nel resto del mondo si va avanti, qui si procede un po' più lenti». Motivo? «Non si investe abbastanza sui giovani. Insegnare internet a chi ha 50 anni non è la stessa cosa che puntare sulla generazione dei nativi digitali. Servono forti piani di formazione e di valorizzazione dei talenti».

Svizzera a rischio invasione - Altrimenti? Altrimenti eccoci esposti al «rischio invasione» di chi avrà saputo cavalcare meglio l'onda. 

 

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COMMENTI
 

miba 6 anni fa su tio
Non mi permetterei mai di contestare quello che non so esattamente ma vedo in internet che Netcomm Suisse è un'associazione e-commerce in Svizzera e che le quote d'adesione variano da CHF 1'500.00 a 3'500.00 annui. Dal suo punto di vista fa quindi bene il Signor Tirreni a tirare acqua al proprio mulino, elencando solo i vantaggi ed omettendo anche gli svantaggi. Business is business (più affiliati = più introiti per l'associazione di cui il Signor tirreni è presidente)
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