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SVIZZERAPiattaforme e app: ecco più trasparenza sugli alimenti

09.08.17 - 15:29
Sono favorite da aziende attive nel commercio al dettaglio e produttori di alimentari
Piattaforme e app: ecco più trasparenza sugli alimenti
Sono favorite da aziende attive nel commercio al dettaglio e produttori di alimentari

BERNA - Aziende attive nel commercio al dettaglio e produttori di alimentari hanno investito negli scorsi mesi milioni per la trasparenza dei loro prodotti. Non solo per allinearsi alla nuova Legge sulle derrate alimentari (LDerr), entrata in vigore a maggio, ma anche perché i clienti vogliono sempre maggiori informazioni su allergeni, zucchero e sale.

Mai prima d'ora i consumatori hanno saputo così tanto sul contenuto e sulla provenienza dei generi alimentari. Da maggio, oltre agli ingredienti, bisogna indicare (quasi) tutti gli allergeni e i valori nutrizionali sugli articoli in commercio. Entro un anno queste informazioni saranno obbligatorie anche nella vendita online.

L'organizzazione no profit GS1 Svizzera (Global Standard One) ha elaborato per i suoi membri - dettaglianti e trasformatori - una soluzione che permette di scambiare tali informazioni tramite la piattaforma e app Trustbox.

Negli ultimi due mesi circa 80 produttori di generi alimentari come Kägi, gelati Gasparini e Hug hanno aderito a questo sistema, ha detto all'ats Domenic Schneider, Senior Manager di GS1. Si tratta soprattutto di aziende svizzere, ma ve ne sono alcune anche estere come ad esempio Hilcona e Dr. Oetker.

La revisione della LDerr ha portato a un grande aumento della domanda, anche da parte dei consumatori. Questi ultimi da due anni possono visualizzare la lista completa degli ingredienti, il valore nutritivo così come informazioni nutrizionali sulla piattaforma online (https://www.trustbox.swiss) o tramite l'app Trustbox attraverso il codice a barre o il nome dei prodotti. Nel 2016 si contavano 1000 utenti, ora sono 3500.

L'app è particolarmente interessante per le persone allergiche o per i vegani e tutti quelli che vogliono esattamente sapere cosa mangiano.

Il Consiglio federale stima che l'adattamento alla nuova legge costerà alle aziende e ai produttori circa 270 milioni di franchi e successivamente altri 46 milioni di franchi all'anno.

Attualmente la provenienza degli ingredienti viene specificata in Svizzera soprattutto da alcuni marchi, ad esempio Bio Suisse. In questo modo vengono garantiti gli standard ecologici nel processo di produzione.

Generi alimentari e materie prime sono molto rilevanti per l'ambiente, visto che causano circa un quarto delle emissioni di gas a effetto serra a livello globale. Vi è bisogno di più trasparenza e standard ambientali per la carne, i derivati del latte, riso, soia, olio di palma, frutti di mare, caffè, cacao, così come frutta e verdura, afferma il WWF.
 
 

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