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CONFEDERAZIONELe albicocche dimezzate del Vallese

26.07.17 - 16:00
Pregiudicato dalle gelate di aprile, il raccolto sarà sufficiente a coprire solo un quarto del fabbisogno elvetico
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Le albicocche dimezzate del Vallese
Pregiudicato dalle gelate di aprile, il raccolto sarà sufficiente a coprire solo un quarto del fabbisogno elvetico

SION (VS) - La notizia è metà buona e metà cattiva, per chi adora le albicocche. Prima parte: il raccolto nostrano sarà dimezzato. A causa del freddo di aprile, con temperature scese fin sotto lo zero e gelate che hanno "bruciato" i germogli, il Vallesano prevede di riuscire a immettere sul mercato solo 4'200 tonnellate. Seconda parte: ciò nonostante, i prezzi non lieviteranno.

La raccolta è già cominciata. Paradossalmente, addirittura con due settimane di anticipo, visto che il caldo registrato di contro nel mese di giugno ha portato a una maturazione precoce dei frutti rimasti sui rami. Entro la fine di agosto dovrebbe essere completata, ma le stime verosimili degli addetti al comparto parlano già di numeri ben lontani da quegli 8 milioni di chili che ogni anno, in media, il cantone riesce a fornire alla Confederazione.

Non resta, a questo punto, che trovare la nota positiva. Secondo Olivier Borgeat, segretario dell’interprofessionale di frutta e verdura vallesana, «i prezzi non subiranno aumenti». Chi però vuole gustarsi il prodotto indigeno dovrà prepararsi a una contesa agguerrita: di norma le albicocche del Vallese sono sufficienti a soddisfare metà della domanda che viene dalla Svizzera, dove vengono tutte piazzate. Nessuna, cioè, finisce all'estero: da dove, semmai, arrivano quelle 8mila tonnellate che qui non crescono sugli alberi elvetici. In questo 2017, invece, ne dovranno essere importate almeno 12mila. 

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