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È la posizione del Consiglio federale
BERNA - Stando al Consiglio federale, per eliminare i pregiudizi che colpiscono i disoccupati anziani in cerca di impiego è meglio puntare sulla sensibilizzazione degli imprenditori che non sul divieto di menzionare l'età negli annunci di lavoro, come richiesto da una mozione di Jacques-André Maire (PS/NE).
Per il Governo, che invita il Parlamento a respingere l'atto parlamentare, non vi è dubbio che a volte i lavoratori senior sono vittime di pregiudizi negativi che finiscono per ostacolare la loro assunzione.
Benché anche d'accordo sul fatto che non bisognerebbe indicare limiti d'età negli annunci di lavoro, a meno che non vi siano giustificazioni oggettive, il Governo pensa che sarebbe opportuno attivarsi per sradicare i pregiudizi nei confronti dei disoccupati in età avanzata mettendo in risalto il loro potenziale di esperienza.
Il divieto, inoltre, non sarebbe nemmeno efficace poiché i processi di selezione si svolgono in più fasi e sarebbe molto difficile dimostrare un'eventuale discriminazione. Meglio quindi puntare sulla sensibilizzazione delle parti coinvolte con Cantoni e parti sociali come sta avvenendo nell'ambito dell'iniziativa sul personale qualificato la Confederazione.
Nella dichiarazione finale congiunta al termine della prima conferenza nazionale sui lavoratori in età avanzata del 2015, ricorda il Consiglio federale, i datori di lavoro pubblici e privati si sono impegnati a non specificare l'età nelle offerte di lavoro quando questo criterio non è strettamente necessario per l'esercizio della funzione. Gli annunci che derogano a questo principio dovrebbero quindi rappresentare un'eccezione.
