Fa male agli acquisti. Distratti dalla tecnologia, si concludono pessimi affari: e si penalizza il giro vita
NEW YORK - Attenzione: c'è anche una forma di commercio alla quale il digitale non fa bene affatto. Fa male, anzi: alla faccia dell'e-commerce che ne beneficia. Ma la spesa nei modi tradizionali, con i prodotti sopra gli scaffali da guardare e toccare, ne viene penalizzata. Perché lo smartphone, il web, perfino le offerte da consultare online distraggono: e paradossalmente risultano controproducenti.
Chi dunque non vuole comprare da casa, ma ama ancora recarsi in negozio, farebbe meglio a lasciare a casa i dispositivi che si connettono alla rete: lo giura uno studio dell'università di New York, secondo cui la qualità degli acquisti verrebbe compromessa dalla concentrazione scarsa. Basta anche una telefonata, senza accusare il solito internet: parlare con qualcuno incrementa la probabilità di concludere un pessimo affare.
Non solo, dunque, compere ridotte, incapaci di padroneggiare il quadro completo delle proposte e di valutare quali altre, magari non segnate sulla lista, servano nella propria economia domestica. Anzi, a volte il rischio è proprio l'opposto: che si compri troppo, consapevoli della difficoltà decisionale e del pericolo di rinuncia a quel che è utile, e che si compri male: o peggio. Tre le tipologie di test effettuati sul campione preso in esame: che hanno stabilito come l'obiettivo di tenere a bada il contenuto calorico di quel che si mangia, in particolare, ne risulterebbe pregiudicato. A seguire il budget, che davanti alla necessità di una decisione rapida, proprio perché condizionata dal tempo rubato da un interlocutore imprevisto, viene prima del giro vita.