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REGNO UNITOEcco il primo codice etico per robot

12.10.16 - 11:51
L'ha preparato il British Standards Institute, che molto ha copiato da Asimov: e delle macchine invita a fare il più possibile a meno
Ecco il primo codice etico per robot
L'ha preparato il British Standards Institute, che molto ha copiato da Asimov: e delle macchine invita a fare il più possibile a meno

LONDRA - Che l'impiego dei robot nei luoghi di lavoro vada regolamentato e in fretta, l'ha detto più volte anche l'Unione Europea. Ma quello che spunta adesso è un vero e proprio codice etico, teso a definire norme di comportamento non solo in ambito professionale, ma anche nella quotidianità. 

A prepararlo il British Standards Institute, che così ha voluto provare a dire la sua sulla relazione che deve esistere fra uomo e macchina. A un team di ingegneri, filosofi e giuristi il merito di aver in questo modo riportato l'etica al centro della produzione industriale: a prescindere dai contenuti di un documento che molto copia dalla fantascienza di Isaac Asimov. 

Primo comandamento, non uccidere: nessun robot deve essere in grado di danneggiare gli esseri umani. Necessario anche definire chi ne sia il tutore, in modo che qualcuno in carne e ossa possa sempre rispondere degli errori di una macchina. C'è poi qualcosa che somiglia più a un suggerimento che a una regola: rivolto specificatamente all'uomo. Dei robot è meglio fare a meno, più che si può: per non disumanizzare la vita, danneggiare la convivenza acuendo problemi come disoccupazione giovanile e disagio sociale. Vietato anche innamorarsi di macchine che pretendono di imitare i sentimenti, ma non sanno provarli per davvero. 

Se «usare i robot e l’automazione per rendere i vari processi produttivi più efficenti, flessibili e adattabili è una parte essenziale per la crescita manifatturiera», riflette Dan Palmer del Bsi, ecco che esaminare i rischi è d'obbligo. E l'esito non poteva essere che questo: invitare i produttori a impartire loro un sistema di valori umano. Come, resta ancora da stabilire.

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