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SVIZZERAVW: gli automobilisti svizzeri lesi attendono ancora

14.09.16 - 16:19
La Fondazione per la protezione dei consumatori svizzerotedesca definisce "catastrofico" il bilancio del programma di richiamo lanciato dalla casa automobilistica tedesca
VW: gli automobilisti svizzeri lesi attendono ancora
La Fondazione per la protezione dei consumatori svizzerotedesca definisce "catastrofico" il bilancio del programma di richiamo lanciato dalla casa automobilistica tedesca

BERNA - Lo scandalo delle emissioni di CO2 truccate di Volkswagen (VW), scoppiato il 18 settembre 2015, non ha ancora trovato il suo epilogo in Svizzera. La Fondazione per la protezione dei consumatori svizzerotedesca (SKS) definisce "catastrofico" il bilancio del programma di richiamo lanciato dalla casa automobilistica tedesca.

Il 75% dei proprietari di vetture diesel interessate in Svizzera attende ancora informazioni sul richiamo per effettuare l'aggiornamento del software incriminato, scrive la SKS in una nota diffusa oggi, aggiungendo che delle promesse trasparenza e consulenza individuale non è rimasto nulla.

L'associazione deplora che finora siano state revisionate solo 16'000 automobili, mentre l'importatore Amag aveva annunciato che l'update del software era disponibile per 46'000. Complessivamente in Svizzera sono interessati dal "dieselgate" 175'000 veicoli di differenti marchi del gruppo VW, secondo Amag.

In un comunicato quest'ultima spiega che VW deve sviluppare circa 1'600 varianti dell'aggiornamento, che devono ottenere il via libera delle autorità competenti. Gli ultimi clienti dovrebbero poter effettuare la revisione - peraltro obbligatoria - nel 2017. L'importatore sottolinea pure che l'update non ha effetti su consumo di carburante, prestazione del motore, momento torcente ed emissioni acustiche, come confermato da test indipendenti.

Quanto agli indennizzi, contrariamente agli Stati Uniti dove saranno versati circa 15 miliardi di dollari, i clienti europei ed elvetici continuano ad aspettare. Poiché nella Confederazione non viene fatto nulla per costringere VW o Amag a risarcire i proprietari lesi, l'avvocato Jacques Roulet si è rivolto alla giustizia civile ginevrina a nome di due clienti per ottenere degli indennizzi. Questo perché in Svizzera non esistono le azioni legali collettive.

Tuttavia la SKS ha concluso un accordo con la fondazione olandese "Stichting Volkswagen Car Claim" di modo che i clienti svizzeri lesi possano partecipare, gratuitamente e se lo vogliono, alla denuncia collettiva internazionale dell'organizzazione. È possibile farlo iscrivendosi mediante l'apposito formulario scaricabile dal sito web della SKS; finora si sono fatte avanti 1'700 persone residenti in Svizzera. "Stichting Volkswagen Car Claim" intende negoziare un indennizzo con la casa automobilistica tedesca, che però si oppone. Se non dovesse essere trovato un accordo l'organizzazione inoltrerà una denuncia collettiva nei Paesi Bassi.

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