LUGANO Albania-Svizzera, è già febbre: soprattutto nei negozi di magliette

LUGANO - Sarà una bella sfida: e non solo sul campo, sabato ore 15 allo stadio Félix-Bollaert di Lens. Albania-Svizzera si gioca anche nei negozi di articoli sportivi: dove le magliette delle rispettive nazionali, in comune la tonalità del rosso e tanta, plausibile ambizione, già da qualche giorno si contendono il primato delle vendite su territorio elvetico.

Guai a sfigurare in casa del nemico - Farsi trovare pronti per il match d'apertura, tanto più in casa di chi sarà il primo avversario agli Europei di Francia. Complice la presenza di una comunità numerosa in Svizzera, unita all'esordio assoluto in una competizione calcistica di tale rilievo e all'orgoglio inevitabile di un popolo, le casacche albanesi in qualche caso si sono lasciate alle spalle, nelle quantità e negli incassi, quelle rossocrociate.

Athleticum: uno a zero per l'Albania - I portavoce dello store Athleticum, 24 punti vendita di cui uno a Sant'Antonino, scantonano amor di patria e mezzi termini: «L'Albania ha superato la Svizzera, che per ora si colloca al secondo posto - parla chiaro Antonio Govetosa - L'idea di partecipare per la prima volta a un torneo così importante ha fatto lievitare l'interesse e gli acquisti, nei negozi come online. Segue il Portogallo, che vanta una forte rappresentanza in Svizzera francese; quarta l'Italia. Questa almeno è la classifica del momento: poi dipenderà da come andrà nel prosieguo». Se continuerà inalterato il trend, se sarà interrotto o modificato; se si rinsalderà l'entusiasmo patriottico, che per il momento si segnala bene con i prodotti kids.

In centro città la Svizzera resiste - Oddio: a chiedere a Zappa Sport, Lugano centro, l'impressione che ne viene è quella esattamente opposta. Qui giusto ieri si è dovuto provvedere al riordino urgente di una ventina di magliette svizzere, andate a ruba la scorsa settimana. «Dell'Albania, invece, ne abbiamo vendute poche», osserva la segretaria Valeria Rossi. Rivelando, inconsciamente, come si tratti più di un fenomeno da crocevia che da città fiera di se stessa.

Il patriottismo di Manor e Migros - Perfino da Manor, sedi ticinesi, «dominano Svizzera e Italia», ammette Maurizio Cuzzocrea, capo reparto sport a Lugano: in controtendenza con quanto avviene nelle filiali della Svizzera francese o tedesca, dove «Svizzera e Italia restano le più vendute - riconosce la portavoce Elle Steinbrecher - ma l'Albania comincia ad avere molto successo». A queste latitudini, invece, si deve accontentare dell'anonimato, «anche perché non abbiamo fatto nulla per metterla in mostra». Situazione analoga da SportXX, dove l'Albania è solo all'ottavo posto, prima la Svizzera con il 56% delle vendite, mentre Migros ha deciso di proporre solo le squadre teoricamente più seguite: estromettendola del tutto dall'assortimento.

Ma basta raggiungere la periferia e... - Per ritrovare un interesse simile a quello che si evidenzia a Nord delle Alpi, e che ha spinto il Blick a decidere di riferire in lingua albanese le notizie relative alla formazione guidata, peraltro, dall'allenatore italiano Gianni De Biasi, bisogna raggiungere la periferia. O il centro commerciale Grancia, dove «le vendite sono molto buone - giurano i commessi di Ochsner Sport - Forse non al punto da superare quelle della nazionale svizzera, ma il riscontro è notevole. Vanno molto tutte le tipologie di prodotti: per gli adulti, per i bambini, in versione ufficiale o di seconda fascia. Stupiti? Per nulla. Nel Luganese vivono tanti kosovari, soprattutto. E intere famiglie vengono qui a fare shopping, felici di essere finalmente agli Europei».