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I prezzi attualmente così bassi mettono a rischio molte aziende. Oggi un vertice per trovare soluzioni
BERNA - I produttori svizzeri di latte lanciano l'allarme: i prezzi attualmente così bassi mettono a rischio molte aziende. Il settore e i politici si riuniscono oggi a Berna in occasione di un "Vertice del latte" per trovare soluzioni.
La situazione all'interno del mercato del latte è difficile. La produzione di latte svizzera è a rischio, avvertono in un comunicato odierno congiunto i Produttori svizzeri di latte (PSL), l'Unione Svizzera dei Contadini (USC) e l'Interprofessione del latte (BO Milch - IP Lait).
Il Vertice del latte intende permettere ai differenti attori di discutere e definire misure per migliorare la situazione e le condizioni quadro politiche.
Uniterre e altre organizzazioni intendono approfittare dell'incontro per presentare le loro rivendicazioni: tra queste, un sistema di regolazione efficace per controbilanciare gli effetti della liberalizzazione. Le industrie e i grandi distributori si sono impossessati del mercato del latte, sottolineano oggi in una nota.
Crollo dei prezzi
In febbraio, per la prima volta da quindici mesi, l'Interprofessione del latte ha abbassato i prezzi indicativi del latte svizzero di categoria A (destinato al mercato indigeno). Dal primo aprile, al chilo costa 65 centesimi invece di 68. Lo scorso ottobre, gli agricoltori avevano manifestato a Berna a favore del prezzo indicativo di 68 centesimi al chilo - anche se esso non copre neppure i costi di produzione, sottolineavano.
In un rapporto dell'Ufficio federale dell'agricoltura (UFAG) di febbraio, la sovrapproduzione lattiera svizzera ed estera viene identificata come una delle cause dell'attuale situazione: parallelamente alla crescita della produzione nel mercato mondiale sono scesi i prezzi, lo stesso vale per il burro e il latte in polvere. La forza del franco non ha migliorato le cose.0
