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Oggetti in pelle shock: organi vivi e sangue in borse e portafogli Una campagna di Peta mira a sensibilizzare sui maltrattamenti che stanno dietro a certi oggeti di lusso
BANGKOK - La gente che acquista accessori e indumenti in pelle non sempre è consapevole della violenza e dei maltrattamenti sugli animali che possono celarsi dietro a quei prodotti. Per sensibilizzare i consumatori sul tema, l’associazione animalista australiana “Peta” ha diffuso un video che li colpisce dritti alla pancia.
Il filmato è stato girato nel “The Leather Work”, una boutique pop-up creata ad hoc in un importante centro commerciale di Bangkok, in Thailandia. Al suo interno, gli avventori si aggirano fra oggetti di lusso in pelle apparentemente uguali a molti altri. Quando li aprono per ammirarli meglio, tuttavia, vengono investiti dalla sorpresa e dall’orrore: al loro interno trovano infatti riproduzioni di cuori di animali che battono, intestini di coccodrillo che si contorcono e carne e tessuti insanguinati. Quando provano scarpe e guanti, poi, si ritrovano mani e piedi coperti di sangue artificiale (e lavabile, assicura “Peta”). I “commessi” del finto negozio sono lì per spiegare loro la natura e gli scopi dell’esposizione.
La Thailandia non è stata scelta a caso per l’ennesima campagna shock di “Peta”. Il gruppo animalista denuncia infatti come il Paese asiatico ospiti la più grande industria di allevamento di coccodrilli. In alcuni degli stabilimenti, in particolare, l’organizzazione australiana denuncia di aver trovato operai che «aprivano la gola a coccodrilli ancora vivi».
