Cerca e trova immobili

SVIZZERALa Svizzera sfida Apple: ma agli svizzeri interessa davvero?

31.03.16 - 06:33
Twint e Paymit pronti a unirsi per tenersi il mercato del mobile payment: che funziona nei negozi, ma non attecchisce fra privato e privato
La Svizzera sfida Apple: ma agli svizzeri interessa davvero?
Twint e Paymit pronti a unirsi per tenersi il mercato del mobile payment: che funziona nei negozi, ma non attecchisce fra privato e privato

BERNA - Possono due rivali riscoprirsi d'un tratto amici? Ebbene sì: specie se a dettare le ragioni è la convenienza. Il vecchio detto secondo il quale «fra i due litiganti il terzo gode» ha fatto in fondo scuola per davvero: così Twint e Paymit hanno deciso di unire le forze, davanti a Apple che minaccia di prendersi il mercato dei pagamenti via app (e telefonino) cui entrambi ambivano e ambiscono ancora.

Qui metà degli smartphone è "iPhone" - Prove di dialogo sono in corso da quando il marchio di Cupertino è stato depositato in Svizzera, alla fine di febbraio. Centomila utenti attivi per Twint, che fa capo a PostFinance; il mese scorso hanno aderito altre sette banche – fra cui Migros e Coop – per un totale di quindici istituti e cinque milioni di clienti potenziali. Raiffeisen ha scelto invece di appoggiarsi a Paymit, la prima app Person to Person della Svizzera inaugurata nel maggio 2015, che solo a febbraio è stata scaricata da 190mila persone. L'ingresso di Apple Pay, in un Paese dove il 50% degli smartphone è iPhone, promette belle scocciature.

Migliaia di transazioni ogni giorno - Meglio essere guardinghi dunque, nonostante l'ottimismo esibito. «Oggi le transazioni sono diverse migliaia al giorno», dichiara a 20Minuti Johannes Möri di PostFinance. «Twint può essere usato in circa 12mila negozi e oltre cento store online. La lista è lunga, anche in Ticino. Siamo certi che il futuro è questo». 

Ma i giovani latitano - Quarantenne, buona cultura: ecco l'identikit dell'utente medio, che alle carte preferisce il cellulare. Il mobile payment «non attrae soltanto i giovani». Più complicato a questo punto spiegare per quale ragione le cose potrebbero andare meglio: colpa delle preclusioni, dell'età che magari àncora a una certa tradizione o di chissà che altro, il pagamento senza contanti è carico di opportunità che la Svizzera per adesso non ha saputo sfruttare in toto.

P2P: una bella opportunità. E basta - Sia Twint che Paymit offrono il servizio P2P, pagamento Person to Person, utile a inviare denaro fra privati: ma con scarsi risultati. Apple da mesi è lusingata dall'idea e ha già sondato qualche banca per sviluppare l'opzione: ma finora è rimasta un'intenzione. In Svizzera sarebbe dunque appannaggio esclusivo di Twint e Paymit, senza concorrenza alcuna. «Bella funzione - concorda Möri - ma per il momento l'app viene utilizzata principalmente nei negozi. E su quello finora ci siamo concentrati di più». Adesso, poi: c'è altro cui pensare. Invece di implementare le funzioni e renderle più appetibili, meglio lavorare per cercare di non perdere quello che già si è guadagnato.   

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 
NOTIZIE PIÙ LETTE