Capitale o rendita: secondo uno studio di Credit Suisse, la scelta è determinante
ZURIGO - I futuri beneficiari di rendita «devono attendersi minori prestazioni di vecchiaia dalla previdenza professionale». Così, diventa sempre più rilevante la forma di prelievo dell’avere di vecchiaia. «La decisione irrevocabile tra capitale e rendita può avere effetti rilevanti sul reddito disponibile durante la vecchiaia, in dipendenza del luogo di residenza e della situazione fiscale», scrive Credit Suisse in uno studio pubblicato oggi.
Un terzo sceglie il capitale - Attualmente, la modalità di riscossione preferita resta la rendita mensile. Lo dice l’Ufficio federale di statistica: nel 2016 circa la metà degli assicurati ha optato per questa forma; donne in prevalenza sugli uomini. Il 31% ha riscosso l'intero importo sotto forma di capitale, un altro 18% ha combinato le due varianti. Importo medio: 173'892 franchi, ma per gli uomini è più del doppio delle donne (225'509 franchi contro 100'689. «Finora non è possibile individuare una netta tendenza verso una maggiore frequenza delle liquidazioni in capitale, sebbene l’importo di capitale medio per ogni beneficiario sia aumentato».
Come cambia di regione in regione - Alcuni scenari esemplificativi elaborati dagli analisti di Credit Suisse mostrano come la situazione possa essere anche molto differente a seconda di dove si vive, a causa delle differenze regionali nell’onere fiscale derivante dalle imposte sul reddito, sul capitale percepito e sulla sostanza. La differenza può arrivare ache a 12mila franchi annui. Da sottolineare come l’attrattiva fiscale cambi una volta raggiunta la terza età. Ginevra, per esempio, diventa molto più attrattiva. In questo senso, la liquidazione in capitale integrale permette di ridurre notevolmente l’onere fiscale.
Nuovi modelli di lavoro portano e lacune previdenziali - Credit Suisse conferma inoltre come il sistema previdenziale sia messo a rischio dalla diffusione dell’occupazione a tempo parziale e di altre forme di lavoro flessibili. I salari sotto la soglia d’ingresso di 21'150 franchi non sono infatti assicurati nella previdenza professionale obbligatoria.