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GERMANI/SVIZZERAVolkswagen e reati fiscali, sospetti su conti in Svizzera

29.07.18 - 16:44
Il ministero pubblico tedesco indaga nei confronti dell'ex ceo Martin Winterkorn, che avrebbe trasferito denaro nelle banche della Confederazione
Volkswagen e reati fiscali, sospetti su conti in Svizzera
Il ministero pubblico tedesco indaga nei confronti dell'ex ceo Martin Winterkorn, che avrebbe trasferito denaro nelle banche della Confederazione

BERLINO/BERNA - Il Ministero pubblico di Braunschweig (Germania) indaga - secondo notizie di stampa - contro l'ex ceo di Volkswagen Martin Winterkorn per sospetti reati fiscali. Nel mirino della procura figurano, tra le altre cose, trasferimenti di denaro su conti svizzeri effettuati negli scorsi due anni per un ammontare di circa dieci milioni di euro, riferisce la "Bild am Sonntag", citando documenti d'indagine. Il suo avvocato respinge le accuse.

Secondo il settimanale, tra il 2016 e il 2017 l'ex ceo avrebbe trasferito importi milionari da uno dei suoi conti presso la Sparda Bank di Norimberga su un conto fiduciario del suo consulente fiscale. Da lì il denaro sarebbe poi passato in depositi di una banca zurighese.

Gli investigatori sospettano, secondo il rapporto, che una parte dei trasferimenti rappresentino una donazione, che avrebbe generato un guadagno fiscale di oltre mezzo milione di euro. Inizialmente l'indagine è partita dalla procura di Monaco per sospetto riciclaggio di denaro. Poiché gli inquirenti ipotizzavano un collegamento con il dieselgate l'inchiesta è poi stata rilevata dal Ministero pubblico di Braunschweig, riferisce la "Bild am Sonntag".

In una nota, la procura tedesca ha riferito al quotidiano che Winterkorn ha presumibilmente spostato fondi patrimoniali in Svizzera per assicurarsi una "riserva di denaro". Alla luce dello scandalo diesel, Winterkorn potrebbe essere chiamato a versare elevati risarcimenti a VW, qualora verrà riconosciuto responsabile di violazione dei propri doveri.

Il Ministero pubblico non fornisce informazioni sul procedimento. «Ci esprimeremo su quanto emerso al termine delle indagini, non prima», ha riferito un portavoce alla "Bild am Sonntag".

L'avvocato dell'ex Ceo, Felix Dörr, respinge le accuse: «Si tratta di una decisione assolutamente personale, come e attraverso chi (Winterkorn, ndr) gestisce i suoi beni», lo cita il giornale. La pratica è "esente da qualsiasi contestazione fiscale".

In relazione allo scandalo delle emissioni dovute ai motori diesel truccati di Volkswagen, Winterkorn è indagato per sospetta manipolazione di mercato e presunta frode.
 
 

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