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SVIZZERAPer una parità salariale dei sessi

29.06.18 - 12:24
Anche se la disparità salariale si è ridotta, la maggioranza ritiene che i cambiamenti stiano procedendo troppo lentamente e che sia pertanto opportuno adottare misure statali
Ti-Press
Per una parità salariale dei sessi
Anche se la disparità salariale si è ridotta, la maggioranza ritiene che i cambiamenti stiano procedendo troppo lentamente e che sia pertanto opportuno adottare misure statali

BERNA - Servono misure per arrivare alla parità salariale fra uomini e donne. È l'opinione della Commissione della scienza, dell'educazione e della cultura del Nazionale, che con 13 voti contro 11 e un'astensione ha deciso di entrare in materia sulla pertinente legge.

Il progetto adottato dal Consiglio degli Stati prevede l'obbligo per le imprese che impiegano 100 o più dipendenti di svolgere ogni quattro anni un'analisi sulla parità salariale, sottoponendola poi a una verifica da parte di un organismo indipendente, ricordano in un comunicato odierno i Servizi del Parlamento.

Sempre secondo la Camera dei Cantoni, è necessario rafforzare l'impegno del settore pubblico, imponendo l'obbligo ai datori di lavoro in questione di pubblicare i risultati e i dettagli delle analisi sulla parità salariale.

La commissione ha condotto un ampio dibattito, valutando fra l'altro cosa non funzioni nelle misure già esistenti e quali potrebbero essere le conseguenze di una regolamentazione statale.

Anche se la disparità salariale si è ridotta, la maggioranza ritiene che i cambiamenti stiano procedendo troppo lentamente e che sia pertanto opportuno adottare misure statali. In occasione della prossima seduta verranno discusse le modalità concrete del progetto.

Una nutrita minoranza propone invece al Nazionale di non entrare in materia, sottolineando il successo delle misure volontarie oltre che i pericoli del nuovo progetto per il carattere liberale del mercato del lavoro.

Rappresentanza dei sessi nelle imprese, risicato sì della commissione - Bisogna introdurre valori di riferimento per la rappresentanza di entrambi i sessi nelle grandi imprese quotate in borsa. È l'opinione della Commissione degli affari giuridici degli Stati, che ha accettato di stretta misura - 6 voti contro 5 e 1 astensione - il disegno in questione.

Il progetto del governo era già stato approvato al Nazionale nella sessione estiva. Il testo prevede che nelle grandi imprese quotate in borsa ogni sesso dev'essere rappresentato almeno per il 30% nel Consiglio d'amministrazione e per il 20% nella direzione d'affari. In caso contrario, l'azienda deve informare sui motivi del mancato raggiungimento delle quote.

Proposte di rinvio al Consiglio federale, che chiedevano uno snellimento del progetto o una sua suddivisione, sono state chiaramente respinte. La deliberazione di dettaglio verrà proseguita in una delle prossime sedute. Il dossier dovrebbe essere sottoposto agli Stati entro la sessione invernale.

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