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SVIZZERAIpoteche: i tassi tornano a salire

11.04.18 - 10:21
Il costo del denaro ha raggiunto il picco degli ultimi due anni
Ti-Press
Ipoteche: i tassi tornano a salire
Il costo del denaro ha raggiunto il picco degli ultimi due anni

ZURIGO - I tassi ipotecari sono tornati a salire nel primo trimestre: per le medie e lunghe durate il costo del denaro ha raggiunto il picco degli ultimi due anni. È quanto emerge dall'ultimo barometro ipoteche curato dal servizio di confronti internet Comparis.ch.

I tempi dei tassi ai minimi storici potrebbero presto volgere al termine, commentano gli specialisti di Comparis.ch in un comunicato odierno. La decisione di inizio marzo della Banca centrale europea (Bce) di eliminare dalla sua prospettiva il programma ampliato di acquisto di attività finanziarie fa pensare a questa tendenza. Inoltre, di recente, anche i rendimenti dei titoli di stato hanno guadagnato terreno.

Rimane solo da capire in che misura i tassi di riferimento delle ipoteche a tasso fisso li seguiranno. «Data la forte concorrenza, gli istituti ipotecari hanno un certo timore di adeguare verso l'alto i tassi in modo precipitoso», afferma Dominik Weber, esperto del settore bancario presso Comparis.ch, citato nella nota.

A ciò si aggiungono indicatori che fanno piuttosto presagire uno sviluppo in direzione contraria: in particolare la politica commerciale americana e la difficile situazione in Italia potrebbero attenuare l'aumento dei tassi. Secondo Weber c'è comunque da aspettarsi un incremento deciso dei tassi ipotecari solo nel caso di un adeguamento della fascia obiettivo da parte della Banca nazionale svizzera, il cui operato dipende peraltro da quello della Bce.

Nel primo trimestre il tasso d'interesse delle ipoteche a tasso fisso di dieci anni in Svizzera è aumentato di 13 punti base, stabilendosi all'1,58% a fine marzo. L'aumento ha avuto il suo culmine a metà febbraio con un picco degli ultimi due anni. Anche i tassi delle ipoteche a tasso fisso della durata di cinque anni sono aumentati, salendo all'1,16% alla fine del trimestre. Non è stato invece rilevato nessun movimento nell'ambito delle brevi durate, il cui tasso è rimasto invariato a 0,96%.

Alla fine dell'anno scorso la quota di ipoteche a tasso fisso di lunga durata raggiungeva all'incirca il 79% della domanda totale e nel giro di tre mesi è salita a circa l'83%. La domanda di queste soluzioni è quindi tornata al livello del primo trimestre del 2017, dopo aver perso terreno a favore delle durate medie durate nel corso dei tre trimestri successivi.

Agli occhi della maggior parte dei proprietari di un immobile è poco probabile che i tassi possano ancora scendere, ragione per cui le durate a breve e medio termine sono state meno richieste negli ultimi periodi. «I titolari di ipoteche in Svizzera apprezzano la sicurezza nella pianificazione e nel bilancio. Per questo la maggior parte di loro preferisce fissare a lungo termine i tassi bassi del momento», spiega Weber.

«Indipendentemente da quale durata si scelga per la propria ipoteca, è consigliabile confrontare sempre gli offerenti e contrattare le condizioni di tasso con gli istituti finanziari», afferma Weber. Anche solo piccole differenze di tasso possono alzare di molto il costo di un'ipoteca, soprattutto considerandone l'intera durata.

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