L'azienda danese di giocattoli celebre per la sua linea di mattoncini ha chiuso il 2017 con un ribasso del fatturato dell'8% a 35 miliardi di corone danesi (circa 5,4 miliardi di franchi)
COPENAGHEN - Utili e fatturato in calo per Lego. L'azienda danese di giocattoli celebre per la sua linea di mattoncini ha chiuso il 2017 con un ribasso del fatturato dell'8% a 35 miliardi di corone danesi (circa 5,4 miliardi di franchi) dai 37,9 miliardi del 2016. L'utile netto é sceso a 7,8 miliardi di corone (circa 1,2 miliardi di franchi) da 9,4 miliardi dell'anno prima e l'utile operativo ha registrato una flessione del 17% rispetto al 2016 passando da 12,4 miliardi di corone a 10,4 miliardi.
Lego spiega in una nota che le vendite a livello globale sono state piatte registrando un rialzo negli ultimi mesi del 2017 e l'amministratore delegato Niels B. Christiansen ha ammesso che "il 2017 è stato un anno difficile e di non essere soddisfatto nel complesso dei risultati finanziari" anche se «abbiamo chiuso l'anno in una posizione migliore. Nel 2018 stabilizzeremo il business e investiamo per realizzare una crescita sostenibile nel più lungo termine».
Nel corso del 2017 - ha proseguito l'amministratore delegato di Lego Niels B. Christiansen - «i ricavi nei nostri mercati tradizionali sono calati principalmente per le iniziative che abbiamo intrapreso per ridurre le scorte e questo ha impattato sui margini operativi». Nel corso dell'anno Lego ha inoltre «semplificato e snellito la propria struttura organizzativa per raggiungere gli attuali requisiti aziendali, concludendo tutte le difficili operazioni previste». In questo modo «il nostro bilancio, il flusso di cassa e la profittabilità rimangono solidi», ha aggiunto.
A seguito di questi interventi «abbiamo iniziato il 2018 in una forma migliore - ha proseguito Christiansen - e nel corso dell'anno stabilizzeremo la nostra attività continuando a investire in prodotti importanti, nel marketing globale e nell'efficientamento operativo». Secondo il numero uno di Lego, però, «non ci sono scorciatoie e ci vorrà del tempo per raggiungere livelli di crescita a più lungo periodo».
Per Lego, comunque, a fronte di un calo dei ricavi nel Nord America e in Europa, «le vendite totali sono migliorate in alcuni di questi mercati, particolarmente negli ultimi mesi dell'anno». Ci sono inoltre opportunità - affermano dal quartier generale di Billund (Danimarca) - per «tornare a crescere in questi mercati, lavorando insieme ai nostri partner commerciali per allargare il più possibile l'esperienza di gioco con Lego a tanti bambini».
Lego punta poi molto sulla Cina, dove i ricavi «sono cresciuti a due cifre nel 2017" e dove ha sottoscritto un accordo con l'operatore internet Tencent, con l'obiettivo di "allargare la propria presenza in questo mercato strategico».
È prevista poi l'apertura di un ufficio a Dubai verso la fine dell'anno per sostenere l'espansione nel Medio Oriente e in Africa. Sempre nel corso dell'anno Lego proseguirà la sua partnership con il WWF, con l'obiettivo di ridurre le emissioni di Co2 e per raggiungere l'obiettivo di arrivare al 2030 utilizzando solo «materiali sostenibili».
È recente il lancio del primo prodotto in plastica vegetale derivata da canna da zucchero, che verrà introdotto sul mercato nel corso del 2018.