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REGNO UNITOMirror acquista lo storico rivale Express

09.02.18 - 12:59
Secondo David Sillito, commentatore Bbc di questioni di editoria, la fusione va intesa in sostanza come un'operazione difensiva, di pura ottimizzazione di costi
Keystone
Mirror acquista lo storico rivale Express
Secondo David Sillito, commentatore Bbc di questioni di editoria, la fusione va intesa in sostanza come un'operazione difensiva, di pura ottimizzazione di costi

LONDRA - Storico cambio di casacca nella proprietà della stampa popolare britannica: il gruppo Trinity Mirror, editore dell'unico tabloid filo-laburista del Regno, il Daily Mirror (col suo domenicale Sunday Mirror), ha formalizzato oggi l'acquisizione delle quote di controllo del tradizionale rivale Daily Express, ultra-euroscettico e negli ultimi anni simpatizzante dell'Ukip di Nigel Farage.

L'operazione, dal costo annunciato di 126,7 milioni di sterline (168 milioni di franchi), consente a Trinity Mirror di incamerare tutti gli attivi editoriali della Northern & Shell del magnate Richard Desmond: il Daily Express e lo sguaiato Daily Star, con i rispettivi domenicali, nonché tre rotocalchi di gossip. Non si annuncia comunque alcun cambiamento di linea editoriale, legata a doppio filo ai lettori di riferimento: «Il Mirror resterà di sinistra e l'Express di destra», ha chiarito Simon Fox, amministratore delegato della società acquirente.

Fino a mezzo secolo fa, Mirror ed Express erano i giornali più popolari del Regno, con ben 8 milioni di copie tirate complessivamente. Oggi, insieme, arrivano a stento al milione, per effetto del declino della carta (pur meno sensibile sull'isola rispetto ad altri Paesi europei), oltre che per il sorpasso subito dai due attuali tabloid di punta del Paese: il Sun di Rupert Murdoch e il Daily Mail, entrambi destrorsi.

Secondo David Sillito, commentatore Bbc di questioni di editoria, la fusione va intesa in sostanza come un'operazione difensiva, di pura ottimizzazione di costi, per cercare di "sopravvivere alla fase di transizione" del settore verso un approdo di cui non s'intravvedono ancora i contorni.

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