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MONDOTaglio dei sussidi alle fonti fossili? Non per tutti sarebbe un bene

08.02.18 - 17:08
In alcune aree (India e Africa sub-sahariana), le emissioni addirittura aumenterebbero, perché la gente tornerebbe al più economico carbone, secondo una ricerca pubblicata su Nature
Keystone / EPA
Taglio dei sussidi alle fonti fossili? Non per tutti sarebbe un bene
In alcune aree (India e Africa sub-sahariana), le emissioni addirittura aumenterebbero, perché la gente tornerebbe al più economico carbone, secondo una ricerca pubblicata su Nature

LECCE - La rimozione di sussidi alle fonti fossili a livello globale non ridurrebbe necessariamente le emissioni di gas serra CO2. In alcune aree (India e Africa sub-sahariana), le emissioni addirittura aumenterebbero, perché la gente tornerebbe al più economico carbone. Lo sostiene una ricerca pubblicata su Nature, alla quale hanno partecipato due ricercatori del Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici (CMCC), Massimo Tavoni e Johannes Emmerling.

Il taglio dei sussidi alle fonti fossili produrrebbe, entro il 2030, una diminuzione delle emissioni di CO2 compresa tra l'1 e il 5%, pari a una quantità compresa tra 0,5 e 2 miliardi di tonnellate di CO2: un numero inferiore agli impegni dell'accordo di Parigi, che richiede una diminuzione di 4-8 miliardi di tonnellate di CO2.

Le regioni da cui partono le maggiori esportazioni di petrolio e di gas, Medio Oriente e Nord Africa (MENA), Russia e America Latina, raccoglievano nel 2015 i due terzi dei sussidi mondiali. Se fossero eliminati, porterebbero in quest'area geografica a tagli di emissioni uguali o maggiori a quelli stabiliti a Parigi.

In India e regioni africane invece l'eliminazione dei sussidi avrebbe un impatto immediato sulle bollette e sui bilanci familiari, andando ad interessare le fasce di popolazione a reddito più basso. In simili situazioni, e in assenza di misure compensative, il risultato potrebbe essere il taglio dei consumi energetici e l'orientamento verso il più economico carbone come fonte di energia.

Questo per Tavoni non vuol dire che eliminare i sussidi sia una scelta sbagliata per raggiungere gli obiettivi di Parigi. «Vuol dire piuttosto che eliminare i sussidi è una misura che da sola non basta - spiega -. La tassazione della CO2 rimane uno strumento fondamentale. Le fasce di reddito basse possono essere protette dall'aumento dei prezzi dell'energia con misure compensative (esenzioni o rimborsi) sostenuti dal gettito fiscale derivante dalla tassa».

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