Cerca e trova immobili

ITALIAZara contro Bazzara: «Nome troppo simile»

06.02.18 - 10:06
Il marchio di moda porta in tribunale la torrefazione triestina: «Rischia di creare confusione»
Key/Bazzara
Zara contro Bazzara: «Nome troppo simile»
Il marchio di moda porta in tribunale la torrefazione triestina: «Rischia di creare confusione»

TRIESTE - Un nome e un logo troppo simili e il colosso spagnolo della moda ricorre all'Unione europea per rivendicare la proprietà intellettuale. Protagoniste di questa vicenda, Zara, l'industria di abbigliamento che fa capo alla multinazionale Inditex, e Bazzara, la torrefazione triestina che esporta miscele di caffè e che prende il nome dal cognome dei titolari.

Quattro lettere in comune che a partire dal 2015 hanno scatenato una battaglia a tutela dei rispettivi marchi, nonostante le due imprese operino in settori merceologici del tutto differenti.

La catena d'abbigliamento - come riporta il quotidiano Il Piccolo in edicola oggi - ha avviato un contenzioso davanti all'Ufficio dell'Unione europea per la proprietà intellettuale (Euipo). Secondo i legali di Zara le due consonanti e le due vocali che il cognome dei titolari di Bazzara srl e il marchio spagnolo condividono potrebbero portare a una situazione di confusione tale da pregiudicare il buon nome dell'azienda spagnola.

Nelle scorse settimane si è aperta la vera e propria fase di contenzioso, in seguito a un iter iniziato tre anni fa, dopo la pubblicazione provvisoria del marchio Bazzara a livello europeo. In questo caso la contestazione è stata avanzata sia per il suono delle parole sia per il logo.

Secondo l' avvocato Andrea Piras, che difende la ditta triestina, ci sono diverse incongruenze: «Esistono dei parametri specifici da prendere in considerazione quando ci si vuole opporre a un marchio - spiega Piras - il primo è sonoro, e in questo caso vede due parole essere pronunciate in modo molto diverso, e il secondo riguarda le differenze grafiche. Si va poi a vedere il prodotto che si va a vendere». A difesa del logo - prosegue Piras - quest'ultimo nasce dai grafici di Bazzara, «che avrebbero potuto brevettarlo».

L'Euipo, che non è un organo giudiziario, si esprimerà entro la prossima estate. Ma la decisione è impugnabile da entrambe le parti in sede legale fino ad arrivare alla Corte di giustizia europea.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE