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SVIZZERAProgressione del 15% per Novartis

24.01.18 - 07:28
A tanto ammonta l'incremento dell'utile netto del colosso farmaceutico rispetto al 2016
Keystone
Progressione del 15% per Novartis
A tanto ammonta l'incremento dell'utile netto del colosso farmaceutico rispetto al 2016

BASILEA - Il colosso farmaceutico Novartis nel 2017 ha realizzato un utile netto di 7,7 miliardi di dollari (7,3 miliardi di franchi), in progressione del 15% rispetto all'esercizio precedente. Il volume d'affari è da parte sua cresciuto dell'1% attestandosi a 49,1 miliardi, riferisce stamane una nota dell'azienda con sede a Basilea.

Tenendo in considerazione solo ultimo trimestre, l'incremento del fatturato è risultato del 5% a 12,92 miliardi di dollari, con un utile netto di 1,98 miliardi (+111%).

Le vendite della multinazionale sono leggermente aumentate malgrado l'effetto negativo della concorrenza dei generici (-3 punti percentuali) e dei prezzi (-2). Questo grazie soprattutto all'apporto dei medicamenti più recenti lanciati sul mercato.

"Novartis ha avuto una buona annata. Cosentyx (farmaco contro la psoriasi) è diventato un blockbuster, un medicinale con grande successo commerciale, ed Entresto (insufficienza cardiaca) ha visto le sue vendite superare i 500 milioni di dollari", ha dichiarato il CEO del gruppo Joseph Jimenez - partente a breve - citato nel comunicato.

Trend opposto invece per Glivec, trattamento contro il cancro che rappresenta di consuetudine uno dei motori di vendita, ma che ultimamente è in affanno: il suo giro d'affari nel 2017 è diminuito del 42% a meno di due miliardi. Nel 2016, era ancora largamente oltre i tre miliardi.

L'unità Innovative Medicines, che raggruppa le attività farmaceutiche tradizionali, ha registrato un fatturato in rialzo dell'1% a 33 miliardi di dollari, mentre Sandoz (generici) ha dovuto far fronte a un calo dell'1% (-2% a tassi di cambio costanti) a 10,1 miliardi. A influire sul risultato negativo è stato in particolar modo il mercato americano: negli Stati Uniti infatti, a causa dell'accentuata pressione sui prezzi, le vendite sono regredite del 12%.

Il risultato operativo di Novartis è aumentato dell'4% a 8,6 miliardi. "I motori di crescita, la produttività, la diminuzione degli ammortamenti e un guadagno proveniente dal pagamento di una tappa in relazione alla cessione di vaccini a GSK, hanno compensato l'erosione delle entrate dovuta ai generici", ha spiegato l'azienda.

Tuttavia, il risultato operativo "core" (di base) è sceso dell'1% a 12,9 miliardi di dollari. Il maggio scorso, il colosso renano aveva annunciato la chiusura di due siti di produzione a Basilea entro un anno e mezzo, così come la volontà di sopprimere o rilocalizzare 500 impieghi su un totale di 10'000 nella stessa città. In Svizzera, il gruppo conta su 13'000 dipendenti.

Novartis deve ancora decidere il da farsi per quel che concerne Alcon, la divisione oftalmologica in ristrutturazione che ha ripreso la propria crescita nel 2017 (+4% a 6 miliardi). Nonostante la perdita operativa si sia aggravata in un anno di 58 milioni (a 190 milioni in totale), secondo Novartis Alcon ha "compiuto progressi notevoli". Ogni provvedimento è verosimilmente rinviato al 2019.

La società proporrà il versamento di un dividendo di 2,80 franchi per azione (+2%). Riguardo al 2018, essa prevede di realizzare un fatturato in incremento dell'1-5% in valute locali. Dal 1. febbraio inoltre, le redini del gigante basilese passeranno da Jimenez a Vas Narasimhan. Il nuovo CEO ha spiegato che le sue priorità saranno quelle di condurre la prossima fase di crescita rinforzando le attività operative, realizzando più innovazioni rivoluzionarie e trasformando la cultura aziendale.

Narasimhan, che finora era membro della direzione responsabile dello sviluppo dei farmaci, non intende comunque rivoltare come un calzino la multinazionale, bensì intraprendere un percorso evolutivo dopo otto anni sotto la guida di Jimenez, durante i quali l'attuale direttore generale e quello futuro hanno lavorato fianco a fianco.

Americano come il suo predecessore pur se di chiare origini indiane, Narasimhan, che da anni vive a Basilea, ha detto oggi davanti ai media riuniti nella città sul Reno di voler limitare l'importanza di gerarchia e burocrazia in seno a Novartis. Secondo il 41enne, all'interno del gruppo in passato gli ordini sono sempre arrivati dall'alto, ma i dipendenti più ispirati sono quelli liberi di perseguire le loro idee, senza ostacoli.

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