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STATI UNITICvs dice basta alle foto ritoccate

16.01.18 - 19:17
La catena farmaceutica più grande degli Stati Uniti si impegna entro l'aprile del 2019 ad introdurre pienamente il divieto di manipolare gli scatti esposti nei suoi 9.600 negozi e sui social media
Keystone / AP
Cvs dice basta alle foto ritoccate
La catena farmaceutica più grande degli Stati Uniti si impegna entro l'aprile del 2019 ad introdurre pienamente il divieto di manipolare gli scatti esposti nei suoi 9.600 negozi e sui social media

NEW YORK - Basta foto-ritocchi per la catena farmaceutica più grande degli Stati Uniti. Cvs ha infatti deciso di eliminare gradualmente l'uso di Photoshop per ritoccare le immagini delle donne nelle pubblicità, impegnandosi entro l'aprile del 2019 ad introdurre pienamente il divieto di manipolare gli scatti esposti nei suoi 9.600 negozi e sui social media.

Una vera e propria svolta che coinvolge anche i fornitori di Cvs, tra cui le case farmaceutiche Procter & Gamble, Johnson & Johnson, Unilever, L'Oreal, Maybelline: in particolare verrà introdotta un'etichetta con scritto "modificato digitalmente" su qualsiasi materiale di marketing che non rispetti il nuovo standard entro il 2020.

L'annuncio è arrivato dalla numero uno di Cvs, Helena Foulkes, durante la convention del National Retail Federation's a New York. «La decisione riflette il riconoscimento della connessione tra la diffusione di immagini del corpo irrealistiche e i suoi effetti negativi sulla salute, soprattutto per ragazze e giovani donne», ha detto la manager. «Se qualcuno vorrà continuare a modificare le foto, vogliamo che i nostri clienti lo sappiano», ha precisato Foulkes, con l'intenzione di fare pressione sui fornitori perché seguano il suo esempio.

«Non modificheremo digitalmente la forma, la dimensione, la proporzione, il colore della pelle o degli occhi di una persona, non accentueremo o altereremo le linee, le rughe o altre caratteristiche individuali», ha poi precisato Cvs in un comunicato. La modifica delle foto per migliorare l'aspetto delle donne nei prodotti di bellezza è «dilagante» e «affligge la nostra cultura», ha affermato da parte sua Jennifer Berger, direttore esecutivo del gruppo di San Francisco per l'emancipazione delle donne, About-Face.

La svolta del gigante americano delle farmacie è arrivata sull'onda delle polemiche sull'uso selvaggio di Photoshop, che negli ultimi anni hanno travolto anche maestri dell'obiettivo come Steve McCurry. Mentre l'attrice keniota Lupita Nyong'o, nei mesi scorsi, ha protestato contro il foto-ritocco di Grazia Uk che aveva cancellato la coda afro dalla sua acconciatura sulla copertina di novembre.

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