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SVIZZERASolida crescita nel 2018

27.12.17 - 10:44
UBS stima una robusta evoluzione dei consumi privati. Ottimismo fra tutti gli analisti
Keystone
Solida crescita nel 2018
UBS stima una robusta evoluzione dei consumi privati. Ottimismo fra tutti gli analisti

ZURIGO - In Svizzera si prevede una solida crescita dei consumi nel 2018: sebbene il relativo indicatore UBS abbia segnato un lieve calo in novembre, scendendo da 1,68 a 1,67, grazie al buon andamento congiunturale gli esperti della grande banca elvetica si attendono una robusta evoluzione dei consumi privati per l'anno prossimo.

I valori dei mesi precedenti sono stati chiaramente corretti al rialzo sulla base dell'incremento sorprendentemente forte dei pernottamenti estivi, precisa una nota odierna.

Con una progressione dell'1,3%, a novembre le nuove immatricolazioni di veicoli sono risultate leggermente inferiori al livello medio degli ultimi mesi. Tuttavia il risultato è il migliore degli ultimi cinque anni per il mese di novembre. Le vendite sono aumentate dello 0,3% su un anno a circa 283'000 unità.

Salari reali - Le previsioni per un 2018 dinamico in materia di consumi si basa sui più recenti dati congiunturali che indicano un "robusto" andamento dell'economia svizzera, indicano gli esperti di UBS. I consumi privati dovrebbero crescere ancora nonostante un'inflazione in aumento, che penalizzerà un po' i salari reali.

UBS prevede un incremento dei consumi dell'1,3% per l'anno prossimo. La crescita dell'occupazione (+0,5% nel terzo trimestre) è stata ancora inferiore alla media pluriennale dell'1,1%, ma dovrebbe sostenere il fenomeno della ripresa.

Calcolo dell'indicatore - Con un anticipo di uno a tre mesi rispetto alle cifre ufficiali, l'indicatore UBS dà un'idea dell'evoluzione dei consumi privati elvetici, che con più del 50% rappresenta la componente più significativa del prodotto interno lordo (PIL) svizzero.

L'indicatore è calcolato in base a sei variabili legate ai consumi: vendite di nuove autovetture, andamento delle vendite nel commercio al dettaglio, numero di pernottamenti in albergo da parte di residenti svizzeri, indice della fiducia dei consumatori, evoluzione occupazionale e fatturato delle carte di credito generato tramite UBS presso i punti vendita nazionali.

Analisti ottimisti

Cresce l'ottimismo tra gli analisti finanziari quanto all'evoluzione dell'economia svizzera per i prossimi sei mesi. L'indice CS/CFA, di Credit Suisse e CFA Society Switzerland, che misura le attese degli analisti, in dicembre è progredito di 11,3 punti rispetto al mese precedente, a quota 52 punti.

Si tratta del valore più elevato dall'aprile del 2010, indicano la banca e CFA in un sondaggio pubblicato oggi.

Gli esperti sono globalmente ottimisti: il 56% prevede un ulteriore miglioramento della congiuntura e solo il 4% un peggioramento. Inoltre il contesto attuale è giudicato positivamente dal 56% degli analisti interrogati.

In merito alle esportazioni, il 54% dei sondati prevede un ravvivamento nei prossimi sei mesi. La quota rappresenta il valore più alto dall'aprile del 2013.

Il 32% degli analisti crede nel proseguimento del deprezzamento del franco rispetto all'euro, mentre un quinto pensa che la valuta elvetica si rafforzerà nei confronti di quella unica europea. I dati sono pressoché immutati rispetto al sondaggio del mese scorso.

Le previsioni relative ai mercati azionari sono ascendenti. Quattro analisti su cinque (79%) ritengono che l'indice dei valori guida elvetici SMI prosegua la crescita (un mese fa erano l'80%); l'83% fa la medesima stima per l'Euro Stoxx 50. La stessa tendenza vale per gli Usa (79%).

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