Cerca e trova immobili

ITALIARyanair minaccia i piloti italiani

13.12.17 - 16:06
Niente sciopero venerdì 15 o rischiano di saltare aumenti o promozioni, si legge in una lettera inviata dal capo del personale
Keystone / DPA
Ryanair minaccia i piloti italiani
Niente sciopero venerdì 15 o rischiano di saltare aumenti o promozioni, si legge in una lettera inviata dal capo del personale

ROMA - Niente sciopero venerdì 15 o rischiano di saltare aumenti o promozioni. È l'esplicita minaccia formulata dal Ryanair, in una lettera inviata ieri dal capo del personale Eddie Wilson ai piloti italiani della compagnia low cost irlandese.

Nella missiva Wilson ricorda come nel paese «il sindacato dei piloti Anpac sta incoraggiando i piloti Ryanair a non lavorare il prossimo 15 dicembre tra le 13 e le 17 ora locale». Noi, aggiunge, «ci aspettiamo che tutti i nostri piloti lavorino normalmente e collaborino con noi per ridurre al minimo i disagi durante questa agitazione».

In caso contrario, è l'esplicita minaccia del capo del personale Ryanair, anche nel caso di adesione di un solo membro dell'equipaggio ci saranno ripercussioni economiche per tutti gli altri membri. Ma non solo: l'adesione allo sciopero potrebbe avere ripercussione su futuri aumenti in busta paga, trasferimenti ed eventuali promozioni.

La lettera arriva nel giorno in cui i piloti tedeschi della compagnia irlandese hanno annunciato uno sciopero «senza specificare la data dell'agitazione» e, cinque giorni dopo lo sciopero italiano, ne è previsto uno per il 20 dicembre in Irlanda.

Le reazioni oggi non si sono fatte attendere: i sindacati parlano di un inaccettabile attacco al diritto di sciopero. Una posizione che sembra trovare conferma nelle parole del garante: il presidente dell'Autorità di garanzia per gli scioperi, Giuseppe Santoro Passarelli, ha affermato che «la dichiarazione dei vertici di Ryanair appare non conforme ai principi del nostro ordinamento, nel quali lo sciopero, se esercitato legittimamente, è considerato un diritto costituzionale».

Il ministro dello sviluppo economico italiano Carlo Calenda ha parlato di atto «indegno».

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE