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GERMANIAAlno cessa l'attività

24.11.17 - 16:16
L'ultimo potenziale investitore ha rinunciato a fare un'offerta d'acquisto. Previsti tagli anche in Svizzera
Keystone
Alno cessa l'attività
L'ultimo potenziale investitore ha rinunciato a fare un'offerta d'acquisto. Previsti tagli anche in Svizzera

BERLINO - Il fabbricante di cucine tedesco Alno cessa definitivamente le sue attività. L'ultimo potenziale investitore ha rinunciato a fare un'offerta d'acquisto.

Il processo di vendita è quindi terminato senza risultato, ha indicato oggi la società. Nella misura del possibile gli attivi restanti saranno venduti nei prossimi mesi.

Il fabbricante di cucine aveva chiesto l'avvio di una procedura di fallimento in luglio, ma le prospettive per Alno erano oscure già da diversi anni. L'entrata della famiglia di investitori bosniaci Hastor nel 2016 non ha cambiato le cose. Recentemente Alno non è più stata in grado di pagare una gran parte dei suoi dipendenti.

La filiale elvetica di Alno, con sede a Nidau (BE) e che dà lavoro a 45 dipendenti aveva da parte sua ottenuto una moratoria concordataria provvisoria in settembre. Ma una procedura di fallimento era stata comunque aperta il 5 ottobre e il termine per il deposito delle richieste dei creditori è scaduto la scorsa settimana. L'azienda deve ora vendere il suo inventario.

Una procedura di fallimento è stata aperta a metà settembre anche per Bruno Piatti, altra filiale svizzera di Alno. Il termine per i creditori è appena scaduto, ha dichiarato all'ats un responsabile di Provida Consulting, società nominata per la liquidazione. Non è ancora disponibile una stima del numero di richieste ricevute. Il passo successivo sarà il piano di collocazione, che determina quali richieste possono essere ammesse e in che ordine devono essere trattate.

Del fallimento di Bruno Piatti sono interessati tra i 150 e i 180 dipendenti. Alcune parti interessate al marchio si sono annunciate, ha precisato il responsabile di Provida Consulting. La liquidazione degli attivi è ancora in corso.

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