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SVIZZERA / MONDOLa sfortuna dei millennial, meno bravi dei compagni cinesi

15.11.17 - 06:05
Svizzera in testa alla classifica della ricchezza nel mondo, ma potrebbe presto trovarsi a cedere lo scettro all'Oriente, dove i giovani si mostrano più intraprendenti (e miliardari) degli occidentali
La sfortuna dei millennial, meno bravi dei compagni cinesi
Svizzera in testa alla classifica della ricchezza nel mondo, ma potrebbe presto trovarsi a cedere lo scettro all'Oriente, dove i giovani si mostrano più intraprendenti (e miliardari) degli occidentali

ZURIGO - Se alla fine l'Oriente batterà l'Occidente, nella sfida a generar profitto e patrimonio, lo dovrà ai suoi millennial. E viceversa: Europa e Stati Uniti avranno di che rimproverarsi per aver bruciato una generazione. Che spicca come la più sfortunata, nel calcolo di una ricchezza che anche quest'anno è salita del 6,4% e ha raggiunto i 280 triliardi nel mondo, per quasi 8'740'000 milionari guadagnati negli ultimi dieci anni (36 milioni in totale) e una media di 56'540 dollari a testa che in Svizzera, nazione più facoltosa, è quasi dieci volte tanto, 537'599 $ e 594'000 milionari.

Non guadagnano neanche la metà dei padri - Crisi finanziarie, case più care, regole più severe per l'accensione di un mutuo, ma soprattutto disparità di reddito, scarsa mobilità delle entrate nel corso degli anni, disoccupazione: il risultato è che i nati tra l'inizio degli anni '80 e la fine degli anni '90 sono incapaci di stare al passo con i padri, i cosiddetti baby boomers. Negli Usa le entrate di chi ha fra i 20 e i 30 anni (generazione Y) non sono pari neanche alla metà di quelle della generazione X; in Europa il divario persiste, anche se non così marcato, ma sono i debiti soprattutto a segnare la differenza. Cominciano da giovanissimi, per pagarsi gli studi, poi si appianano a stento.  

In Cina invece crescono i miliardari under 30 - Si inizia dunque a intravedere la possibilità di un sorpasso. Una recente ricerca sui milionari under 30, condotta da Forbes, segnala come i numeri siano in crescita in Cina e in altri mercati emergenti. La ragione è fin scontata: si tratta di un'economia giovane, svincolata dal confronto con predecessori pressoché inesistenti. Resta il fatto che anche la ricchissima Svizzera potrebbe trovarsi presto a cedere lo scettro.

La sharing economy non aiuta - A salvare i millennial dell'Occidente, alle prese con un accesso più difficile alle pensioni e con prospettive destinate a peggiorare, non saranno lo stile di vita più sano o la sharing economy che li rendono virtuosi, in linea con tempi però ingenerosi nei loro confronti. Anche se, a voler approfondire, ci mettono del proprio: anche loro dimostrano di non sapersi gestire con lo stesso sprint e spirito di sacrificio dei baby boomers, certo spronati da condizioni più favorevoli.

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