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SVIZZERO«Non penalizzare fiscalmente le banche "too big to fail"»

09.06.17 - 17:55
Gli istituti devono essere sostenuti quando emettono particolari strumenti finanziari destinati a rafforzare il loro capitale: «Aumenta la stabilità della piazza finanziaria svizzera»
Keystone
«Non penalizzare fiscalmente le banche "too big to fail"»
Gli istituti devono essere sostenuti quando emettono particolari strumenti finanziari destinati a rafforzare il loro capitale: «Aumenta la stabilità della piazza finanziaria svizzera»

BERNA - Le banche che rappresentano un rischio sistemico (too big to fail, TBTF) non devono essere penalizzate fiscalmente quando emettono particolari strumenti finanziari destinati a rafforzare il capitale proprio dell'istituto. È questo l'obiettivo di una legge posta in consultazione oggi, fino al 29 settembre, dal Consiglio federale.

Un esonero dall'imposta preventiva e dalle tasse di bollo è già in vigore per strumenti finanziari come CoCos, obbligazioni write-off e bail-in, ricorda in una nota il Dipartimento federale delle finanze (DFF). La soluzione proposta oggi estende l'esonero all'imposta sull'utile e rafforza la base di capitale proprio delle banche.

Per beneficiare di questa possibilità, le società madri di tutte le banche attive in Svizzera devono ottenere il via libera da parte della FINMA, l'Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari. In questo modo, aggiunge in DFF, «si garantisce un aumento della stabilità della piazza finanziaria svizzera».

La novità proposta ha però un prezzo: elimina entrate supplementari potenziali per centinaia di milioni di franchi nell'ambito dell'imposta federale diretta e delle imposte cantonali, sottolinea il DFF.

Quest'ultimo ricorda che, secondo le prescrizioni della FINMA, gli strumenti TBTF devono essere emessi conformemente alla legislazione sulla vigilanza al più tardi a partire dal 1° gennaio 2020 dalla società madre di banche di rilevanza sistemica.

Questa operazione comporta complessivamente un onere più elevato derivante dall'imposta sull'utile sotto forma di imposizione dei suoi ricavi da partecipazioni e quindi una riduzione del capitale proprio, aspetto che è in contrasto con gli obiettivi della normativa TBTF. Da qui la decisione di intervenire.

Attualmente in Svizzera cinque banche di rilevanza sistemica sono sottoposte a particolari disposizioni ai sensi della legislazione in materia di vigilanza: UBS, Credit Suisse, Banca cantonale di Zurigo, Raiffeisen e PostFinance.

 

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