Il bando è aperto a singoli o cordate e invita a indicare la soluzione scelta per risolvere la crisi: ristrutturazione, acquisto dell'azienda in blocco o acquisto dei beni e contratti
ROMA - Candidati ai nastri di partenza per acquistare Alitalia. È infatti stato pubblicato il bando per le manifestazioni di interesse per la compagnia dopo il via libera del Governo arrivato in serata che sarà prima online e successivamente pubblicato sui principali quotidiani.
Un bando ad ampio spettro ma con tempi stretti, come già anticipato nei giorni scorsi dai commissari: le manifestazioni d'interesse dovranno arrivare entro il 5 giugno, per far partire l'iter che porterà ad avere le offerte vincolanti per ottobre.
Il bando è stato approvato ieri sera dai ministri italiani dello sviluppo Carlo Calenda e dei trasporti Graziano Delrio, che lo hanno esaminato insieme ai tre commissari Luigi Gubitosi, Enrico Laghi e Stefano Paleari. Resta invece l'attesa per conoscere gli advisor dell'operazione che potrebbero essere noti tra qualche giorno o all'inizio della prossima settimana.
Il bando, arrivato come annunciato entro i 15 giorni indicati nel decreto del commissariamento, è aperto a singoli o cordate e invita a indicare la soluzione scelta per risolvere la crisi: ristrutturazione, acquisto dell'azienda in blocco o acquisto dei beni e contratti (il cosiddetto "spezzatino" considerato da tutti come la soluzione da evitare).
La scadenza del 5 giugno è stata scelta per poter aprire verso metà giugno la "data room", dove gli interessati potranno visionare le carte e i dati riservati riguardanti l'azienda. L'obiettivo dei commissari è di avere le offerte non vincolanti a fine luglio, per poi valutare un'eventuale gara per arrivare alle offerte vincolanti ad ottobre. "Ora inizia l'iter" per la vendita, ha commentato il ministro Calenda senza sbilanciarsi: «Sarò soddisfatto quando arrivano i risultati, ora si lavora e basta».
Nel mirino dei commissari non c'è un partner ideale: sarà tale chi potrà contribuire di più al rilancio di Alitalia, ha spiegato nei giorni scorsi Gubitosi. Secondo indiscrezioni tra gli interessati ci sarebbero Lufthansa, Ryanair ed EasyJet. E potrebbero esserci anche fondi e investitori cinesi interessati in generale all'Italia, come ha avuto modo di verificare il presidente del consiglio Paolo Gentiloni in visita a Pechino.
Resta intanto in sospeso il capitolo relativo al costo del lavoro. Da una parte c'è il contratto, che scade il 31 maggio, e su cui i commissari auspicano di trovare una soluzione condivisa con i sindacati: al momento però non ci sono nuove convocazioni.
Dall'altra c'è il nodo ammortizzatori sociali: è probabile che i commissari prendano a breve una decisione sulla cassa integrazione. C'è infatti da trasformare la cassa per solidarietà (cessata con il commissariamento) che interessa circa 400 lavoratori del personale di volo; è inoltre probabile che i commissari avanzino la richiesta di cassa anche per il personale di terra, togliendosi così un costo che passerebbe a carico dell'Inps (l'istituto di previdenza sociale).