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SVIZZERAUtile netto in picchiata per Tamedia

02.03.17 - 07:17
Il gruppo ha registrato un calo del 63,4%, da 334 milioni di franchi a 122,3
Utile netto in picchiata per Tamedia
Il gruppo ha registrato un calo del 63,4%, da 334 milioni di franchi a 122,3

ZURIGO - Tamedia ha registrato un crollo dell'utile netto del 63,4% nel 2016, a 122,3 milioni di franchi. Il risultato dell'anno precedente era stato trainato al rialzo dalla fusione di search.ch e local.ch.

Il fatturato è diminuito del 5,5% a poco più di un miliardo, ha indicato il gruppo zurighese. L'utile operativo EBIT è calato del 13,1% a 113,5 milioni, mentre l'EBITDA è sceso del 17,5% a 201 milioni di franchi.

La contrazione delle vendite si spiega con una mutazione strutturale del mercato della pubblicità stampata, la cessazione delle attività della società editrice Ziegler Druck a fine 2015 e la vendita di Swiss Online Shopping (FashionFriends).

I risultati odierni costituiscono una buona conclusione in un contesto difficile, ha rilevato oggi davanti ai media il presidente del Consiglio di amministrazione di Tamedia Pietro Supino. Secondo Sandro Macciacchini, responsabile del settore finanze e personale, i dati sarebbero grossomodo allo stesso livello di quelli dell'anno precedente, se questi ultimi non fossero stati "gonfiati" dalla fusione di search.ch e local.ch. La quota di capitale proprio ha raggiunto il 73%: ciò dimostra che Tamedia è finanziariamente sana, ha aggiunto Macciacchini.

Inoltre, ha indicato il presidente della direzione generale Christoph Tonini, Tamedia si sta muovendo con successo sulla via per diventare un gruppo mediatico digitale: infatti le offerte digitali, giornalistiche e commerciali per la prima volta hanno generato oltre la metà dell'utile netto.

Inoltre tutti i giornali regionali appartenenti alla costellazione di Tamedia hanno introdotto la possibilità di avere un'edizione digitale a pagamento. Alla fine del 2016 erano circa 25'000 gli abbonamenti digitali a questi fogli, ovvero circa il 5% del totale degli abbonati. Si tratta di una quota ancora insufficiente: nei prossimi 2-3 anni il gruppo intende aumentare considerevolmente il numero di abbonamenti digitali, ha aggiunto Tonini.

Tamedia intende anche mettere mano al settore video, in particolare grazie a una collaborazione con la ditta Goldbach. Non è ancora chiaro se ciò porterà a ristrutturazioni e a tagli di impieghi in altri settori. Da maggio sarà anche operativa la radio "20 Minuten" (in tedesco) destinata ai pendolari.

Esprimendosi in merito al bilancio annuale presentato oggi di Tamedia, il sindacato syndicom ha chiesto una moratoria ad ulteriori misure di risparmio e ha invitato il gruppo a cambiare rotta. Tamedia dovrà negoziare contratti collettivi di lavoro (CCL) per tutti i dipendenti e aderire nuovamente al CCL per l'industria tipografica.

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